Ospedale Covid Civitanova, Bertolaso esulta. "Domenica il taglio del nastro"

Il viceministro Sileri: "Non smantellerei la struttura, ma le priorità sono altre"

Guido Bertolaso

Guido Bertolaso

Macerata, 8 maggio 2020 - Ha confermato che domenica sarà il giorno della consegna della Fiera Covid al governatore Luca Ceriscioli e al sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, presidio operativo 21 giorni dopo l’avvio del cantiere, ed è tornato al fare il parallelo tra Civitanova e Milano. Guido Bertolaso, davanti alle telecamere Rai della trasmissione "Porta a Porta", in diretta dall’ex padiglione fieristico, ha snocciolato le novità sulla sanità marchigiana e parlato di struttura "permanente" per la gestione dell’emergenza anche nella fase 3. «Verranno trasferiti qui – ha spiegato l’ex capo della Protezione civile – i pazienti che sono ancora in terapia intensiva nei vari ospedali delle Marche, che verranno in questo modo liberati e potranno tornare alla loro funzione originale. Questa struttura è tecnologicamente all’avanguardia. Milano e Civitanova sono delle astronavi straordinariamente sofisticate e quindi anche complicate da gestire, per cui ci vogliono equipe assolutamente preparate".

"Siamo al vertice tecnologico – ha sottolineato – di una struttura ospedaliera con 42 letti di rianimazione e 42 di terapia intensiva non invasiva, ma con ventilatori, monitor, respiratori, pressione negativa nei vari moduli quindi tutto quello che serve per avere una struttura altamente sofisticata permanente per fronteggiare questa emergenza". Bertolaso, l’Ordine di Malta, il presidente della Regione e il sindaco di Civitanova sono i protagonisti di una operazione che insieme alla grande valenza medica porta con sé una valanga di polemiche, anche da parte degli operatori sanitari. L’ex capo della Protezione civile ha però difeso il progetto di un presidio "che non è mobile – ha precisato – come un ospedale da campo . Quelle di Milano e Civitanova sono iniziative concrete. Due ospedali dedicati a fronteggiare questa epidemia seguendo tra l’altro le linee guida del governo. Ricordiamo infatti che sia il premier che il ministro della Salute hanno ribadito l’esigenza di realizzare in ogni regione d’Italia un Covid hospital mirato esclusivamente alla gestione delle problematiche dei mesi a venire". Dal governo arriva però la bocciatura del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. "Il Covid Hospital di Civitanova io non lo smantellerei, resto dell’idea, tuttavia, che le priorità sono altre". Nel suo intervento durante una videoconferenza organizzata ieri dal gruppo Marche Salute, il viceministro si è detto dell’idea "che un centro di questo tipo, con una missione di questo tipo, debba necessariamente stare vicino ad un polo ospedaliero ‘normale’, non isolato. Realizzare una struttura simile aveva un senso nel periodo di massimo picco e il criterio d’urgenza poteva essere giustificato allora. Parlare di smantellamento mi sembra troppo, ma le attenzioni devono essere rivolte altrove".