Ospedale Covid Civitanova al rush finale, ma la Lube attacca: "Rischi per i tifosi"

Il vicepresidente della Lube Massaccesi stronca la Fiera Covid: "Un trasloco? Non ci pensiamo nemmeno"

I lavori in corso per l’allestimento della Fiera Covid; nel tondo Albino Massaccesi, vicep

I lavori in corso per l’allestimento della Fiera Covid; nel tondo Albino Massaccesi, vicep

Civitanova, 11 maggio 2020 - «Un ospedale dentro al palazzetto". Dopo patron Fabio Giulianelli che era intervenuto sul Carlino un paio di settimane fa, adesso è il vicepresidente della Lube Albino Massaccesi a criticare il Covid Hospital di Civitanova prossimo all’inaugurazione. E il dirigente, un totem della pallavolo nazionale a livello istituzionale, lo fa usando parole anche più forti. "Il Covid Hospital alla Fiera rappresenta bene la mania di grandezza di Bertolaso – esordisce – in pratica un ospedale dentro al palazzetto. Da trent’anni gli ospedali vengono realizzati fuori dal centro delle città e guarda dove lo fanno!".  

Giulianelli e migliaia di cittadini contestano anche tempi e modi... "Anche io. È evidente che il contagio è in fase calante se non quasi azzerato, ma poi mi chiedo… in giro per le Marche di strutture coperte da cinquemila metri quadrati ne trovi migliaia e potevi farla altrove con gli stessi tempi di realizzazione. Qui invece finisci pure con l’eliminare la Fiera che era tra le migliori, per logistica e spazi, della costa adriatica". Se avrà pazienti all’interno in autunno, ma la pallavolo potrà ripartire, non creerebbe imbarazzo giocarci? Per non parlare delle preoccupazioni… "È tutto assurdo. Nel palazzetto si viene per assistere ad uno spettacolo, ci si diverte, è chiaro che la cosa striderebbe troppo. Poi io faccio fatica ad entrare in un supermercato per la paura del contagio, figurarsi venire lì. Voglio ricordare che a Civitanova il virus lo hanno portato pazienti dal nord, qui si è incrociato con strutture non pronte e personale senza le protezioni necessarie. Quasi tutti i focolai sono nati in ospedali o case di riposo". Lei stesso ha l’ufficio adiacente la struttura sanitaria… "Sì, io questi giorni vado in ufficio e vedo le macchine per la ventilazione appoggiate sulla parete. Gli spazi sono interconnessi, c’è persino un corridoio che unisce la Fiera al palas. E se il virus entrasse qua dentro con tremila persone alla partita?". La Lube prenderebbe in considerazione il trasloco su un altro palazzetto, anche solo temporaneamente o è fantascienza? "Non ci pensiamo per niente. Questo è il nostro mondo, abbiamo atteso tanti, troppi, anni una casa nostra. E qui ci hanno dato le mura, le chiavi, ma dentro era vuota… noi l’abbiamo costruita. Noi non ci sposteremo anche perché siamo legati a Civitanova. Invece con questa struttura – conclude Massaccesi – sono riusciti a distruggere una parte se non una intera città".