"Palazzo Ciccolini si trasformerà in alloggi popolari"

L’opposizione abbandona l’aula prima che si concluda la seduta. La decisione presa dai consiglieri di minoranza nell’assise di lunedì era scaturita sulla base della richiesta, non accolta, di rinvio dei voti formulata da Letizia Murri (‘Ascoltiamo la città’) che denunciava ritardi sulla consegna del materiale relativo ai vari punti dell’ordine del giorno. Il caso era stato sollevato prima della votazione su palazzo Ciccolini, ma l’opposizione disertava la sala consiliare in segno di protesta solo dopo i voti sull’edificio della città alta e via Aldo Moro. Quanto a Palazzo Ciccolini, l’assise ha dato ok al nuovo progetto di alloggi popolare. Con 16 sì contro tra cui anche quello di Piero Gismondi, tre contrari e quattro astenuti è passata la variante sul cambio di destinazione d’uso da scuola a residenziale pubblica. Verranno edificati 19 mini appartamenti, di dimensioni dai 40 ai 50 metri quadri, attraverso un contributo regionale pari a 3,1 milioni di euro, ai quali si dovranno "aggiungere ulteriori finanziamenti", come spiegato dall’assessore Belletti. L’ha bollata come una "ricerca, pur comprensibile, di un finanziamento piuttosto che un progetto ragionato e sensato", dice Francesco Micucci del Pd, mentre Roberto Mancini (‘Dipende da noi’) si è detto contrario sottolineando il valore collettivo e culturale della struttura, la cui costruzione risale al ’600. Ha difeso la scelta, l’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai parlando, tra l’altro, di "rivitalizzazione della città Alta".