Civitanova, nuovo parco commerciale. Pronto il progetto

Nove edifici per una superficie di 19mila metri quadrati e una bretella a quattro corsie

Il progetto del nuovo parco commerciale sarà realizzato da un consorzio di imprese

Il progetto del nuovo parco commerciale sarà realizzato da un consorzio di imprese

Civitanova, 25 novembre 2018 - Il parco commerciale di via Costantino si espande ulteriormente e accanto al Cuore Adriatico ne sorgerà un altro di grosse dimensioni. Si tratta di nove edifici per una superficie globale di 19.160 metri quadrati, già previsti dal piano regolatore del 1978 e oggi in fase di attuazione.

A realizzare il parco commerciale sarà un consorzio di imprese. Si tratta di un intervento di grande spessore, che solleverà giudizi contrastanti a seconda di opposti interessi e andrà a rivoluzionare l’assetto infrastrutturale di tutta la zona di Santa Maria Apparente, con indubbi benefici per la mobilità del territorio.

Il progetto, redatto dallo Studio Ulderico Montevidoni e collaboratori, prevede infatti anche la realizzazione di una bretella di 12 metri di larghezza, quattro corsie e altrettante rotatorie negli incroci complessi, che da via Costantino approderà a via Gobetti, nella zona industriale A, allo svincolo della superstrada.

La lunghezza è di 1.900 metri. Un’arteria di scorrimento veloce, quindi, il cui tracciato passerà a sud del quartiere, liberando il centro da una mole di traffico che allo stato attuale è difficilmente sopportabile. L’intervento sarà a costo zero per il Comune, sarà realizzato totalmente dal consorzio di imprese e andrà a migliorare la mobilità dell’area commerciale nei suoi collegamenti verso l’interno e poi le periferie.

Un investimento pesante, come dicono i numeri, un’opera a suo tempo proposta da un operatore della zona, ma non accolta dalla maggioranza di quel tempo. Tra le opere di urbanizzazione e le strutture commerciali, ci vorranno una trentina di milioni di euro per fare tutto. L’intervento darà un primato alla città: l’area commerciale, infatti, sembra si attesti per dimensione al primo posto nell’Italia centrale, davanti a quella di Roma est, che al momento detiene il primato.

Una notizia, dicevamo, che da una parte non sarà accolta con entusiasmo dagli esercenti commerciali del centro, ma dall’altra avrà sotto altri aspetti dei risvolti positivi, al di là dei benefici che ne deriveranno per la mobilità di Santa Maria Apparente e dei dintorni. Secondo le stime degli investitori e dei progettisti, infatti, le attività previste nel nuovo parco commerciale garantiranno l’occupazione per circa 400 unità lavorative, senza considerare quelle necessarie per l’attivazione dei cantieri e i lavori in itinere.

Altra valutazione positiva riguarda poi il giudizio generale sul commercio. Dopo un periodo di alti e bassi infatti, di cui ha risentito tutto il settore anche in città, si respira nuova aria di fiducia e ad attestarlo sono soprattutto i dati, reali e non confutabili. In controtendenza rispetto ad altri grandi centri commerciali, infatti, il Cuore Adriatico è tra i pochi a marciare a gonfie vele, con i suoi 6 milioni e 200mila accessi nel 2017, che hanno fatto sorridere le casse degli eleganti esercizi, grazie a un aumento di fatturato pari al 16%.

Si tratta di dati che evidentemente hanno fatto da traino e stuzzicato l’interesse di società che credono nell’investimento e nelle potenzialità, peraltro riconosciute, di Civitanova, favorite anche dalla sua posizione geografica e da un sistema infrastrutturale molto importante. Tanto importante che intorno agli anni 2000 o poco più in là, persino l’Ikea si era interessata a quella zona. L’apertura della superstrada fino all’Umbria, inoltre, ha arricchito le potenzialità, ampliando ulteriormente il bacino di utenza.

Da sottolineare, infine, che il progetto Montevidoni prevede anche la riqualificazione della bretella di sud-est dell’area commerciale, quella che poi si immette in via Einaudi. I tempi di realizzazione sono brevi, secondo le stime. Il progetto è stato già sottoposto all’esame della Provincia, che ha chiesto di allegare uno studio del traffico, al quale ha provveduto la ditta Tps di Perugia. Del progetto hanno preso positivamente visione anche il sindaco Ciarapica e l’assessore Troiani. Adesso c’è la trafila di norma: l’adozione da parte del Consiglio, sessanta giorni per le osservazioni, la disamina delle stesse e l’approvazione definitiva. Insomma, entro il 2019-2020 il parco, e la strada, potrebbero essere la realtà.