"Pattuglie che appaiono all’improvviso, è un modo per fare cassa?"

Segnalazione di una lettrice "Le leggi vanno rispettate, ma a volte serve più umanità"

"Di problemi ce ne sono tanti per le famiglie e in genere le persone, perché ad essi si possa aggiungere anche quello di multe stradali attraverso quella sorta di tranello rappresentato da posti di blocco che appaiono all’improvviso lungo le strade più trafficate". A segnalarlo è una donna che racconta una sua esperienza, per fortuna risoltasi senza sanzioni. E’ successo a Fontespina, come racconta, sulla statale 16. Lei tornava dal lavoro e all’improvviso s’è vita davanti una pattuglia delle forze dell’ordine. È stata fermata, le sono stati controllati i documenti e alla fine è stata licenziata senza rilievi. Il problema, secondo la donna, non è il controllo, che sotto tutti gli aspetti è doveroso ma come esso viene esercitato. "È normale – si chiede – che a scovare gli inadempienti, se non sono gli autovelox nascosti, siano le pattuglie che appaiono all’improvviso? In un orario in cui, dopo una giornata di lavoro, magari senza rientrare a casa per pranzo al solo scopo di risparmiare sul carburante, poteva capitare una qualsiasi disattenzione, come non mettere la cinta appena partiti o superare il limite di poco, si può pagare per questo? Possono o non possono nascondersi le pattuglie? Non lo so, e capisco pure che le leggi vanno rispettate, ma è possibile mostrare anche un pizzico di umanità nella loro applicazione? Oppure l’unica cosa che interessa è rimpinguare l’erario di uno stato che fa rispettare le leggi ma non si cura degli aspetti umani"?