Pd, dai social al direttivo: coalizione a rischio

Dopo la bufera della foto di un esponente comparsa su un blog, ecco la possibile uscita dall’opposizione con "Porto Recanati 21-26"

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di Giorgio Giannaccini

Una nuova grana sta affrontando ora il Pd portorecanatese, dopo la bufera social relativa alla foto apparsa sulla pagina Facebook di satira politica, "Il Ficcanaso di Porto Recanati", e la conseguente ombra di un hackeraggio. Infatti, da indiscrezioni trapelate da ambienti politici, pare che i dem siano intenzionati a staccarsi dal gruppo consiliare di opposizione "Porto Recanati 21-26". Ciò è emerso domenica scorsa, durante l’assemblea pubblica convocata dal circolo cittadino del Pd. In quell’occasione diversi iscritti si sono lamentati del fatto che tutte le varie mozioni e interrogazioni proposte dai consiglieri di "Porto Recanati 21-26", Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi, sarebbero state presentate senza mai interpellare il Pd, che fa invece parte della coalizione. Idem, per tutti gli interventi proposti e discussi in Consiglio comunale, che anzi secondo qualcuno sarebbe stati invece preparati insieme ai consiglieri del gruppo Centrodestra Unito, Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini. Un clima teso, che avrebbe quindi indotto alcuni tesserati del Pd a chiedere al direttivo di prendere in seria considerazione l’ipotesi di abbandonare "Porto Recanati 21-26". Una situazione che adesso grava e non poco sui dem. Soprattutto perché viene dopo il caos scoppiato nei giorni scorsi, quando sulla pagina Facebook, "Il Ficcanaso di Porto Recanati", che propone vignette satiriche contro la giunta (ma si definisce nella bio blog per dare voce a chiunque voglia parlare di politica e vicende portorecanatesi, ndr), era comparsa come immagine del profilo la foto di un noto esponente del Pd locale. Tant’è che qualche utente era riuscito a scattare lo screen shot e a farlo girare in modo virale sul social, creando grossi sospetti che dietro alla pagina satirica, nata a fine maggio per criticare l’amministrazione, ci fosse proprio il Pd. A seguito di ciò, il diretto interessato aveva affermato di essere stato vittima di un hacker, arrivando a valutare o meno se intraprendere azioni legali e sporgere denuncia. Il tutto mentre Alessandro Palestrini, segretario dei dem locali, era intervenuto assicurando che il suo partito non c’entrava nulla con la vicenda. Tuttavia sembra che la situazione non sia stata ancora chiarita all’interno del Pd, e non a caso è stato convocato proprio per oggi il direttivo, per fare luce sull’episodio ma anche per decidere se uscire o meno dalla coalizione. Bocche cucite dei vertici del partito che non rilasciano dichiarazioni a riguardo. L’uscita del Pd dalla coalizione potrebbe significare una nuova rotta politica per i dem, che forse si avvicinerebbero alla giunta del sindaco Andrea Michelini.