Aveva ottenuto il reddito di cittadinanza, omettendo di far presente l’arresto subìto con l’accusa di spaccio. Per questo ieri ha patteggiato la pena a sette mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, il cameriere civitanovese 40enne, Mario Azzurro. A gennaio del 2020 l’uomo, di origini campane ma residente a Civitanova, si era rivolto a un patronato per ottenere la misura di sostegno al reddito. Aveva però sorvolato sul fatto che, un anno prima, era stato arrestato: in casa sua i carabinieri del Nucleo investigativo di Macerata avevano trovato 360 grammi di cocaina, e altri 5 li aveva addosso, già divisi in dieci dosi. Per quella vicenda, Azzurro è ancora sotto procedimento penale. Questo elemento lo avrebbe escluso dalla platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, che invece lui aveva percepito da febbraio a settembre del 2020, per un totale di 3.900 euro. Dai controlli però sui beneficiari del sussidio, era emerso anche il suo nome e così per lui era partita la denuncia per questa indebita percezione fondata sulle false dichiarazioni rilasciate al momento della richiesta. Ieri, in tribunale a Macerata, per Azzurro si è tenuta l’udienza preliminare. Davanti al giudice Domenico Potetti, ha chiesto di chiudere tutto con un patteggiamento, e la pena è stata concordata con il pm Rita Barbieri a sette mesi di reclusione. Le somme intascate in maniera indebita sono state già restituite. Il procedimento per l’accusa di spaccio di cocaina è invece ancora in corso. In quell’occasione, il campano si era giustificato dicendo di aver agito in condizioni di difficoltà economiche, dopo aver perso il lavoro.
p. p.