Pesca Saturnia: l’azienda Eleuteri da primato

Diventa la più grande produttrice di nettarine in Europa grazie al progetto "Anfiteatro" sviluppato con Univpm, Irta e PsbDetro

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di Francesco Rossetti

La più grande azienda agricola di pesche nettarine in Europa: si tratta del progetto "Anfiteatro", che nasce e si sviluppa nelle campagne del Fermano e coinvolge 60mila piante e 32 ettari, che saliranno a quaranta entro la fine dell’anno. In particolare, stiamo parlando della pesca "Saturnia": un frutto "morbido, succoso, extradolce e profumato", nelle parole dei suoi produttori la cui ambizione è la vendita anche nei mercati esteri attraverso un significativo aumento dei raccolti. Perciò, l’obiettivo in termini numerici del neonato progetto è quello di raddoppiare la superficie coltivata e i volumi entro i cinque anni, così da soddisfare anche i paesi esteri dove le nettarine già molto richieste ma c’è bisogno di maggiori forniture.

L’iniziativa "Anfiteatro", dunque, è il punto d’arrivo di un lavoro realizzato in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, con l’Irta-Istituto di Frutticoltura della Catalogna e con il breeder ispano-francese "PsbDietro" e dietro a tutto ciò c’è l’azienda agricola civitanovese "Eleuteri", storica produttrice della pesca "Saturnia". Per l’occasione, il sodalizio ha messo sul piatto due milioni di euro di investimento: "È la sfida più importante fatta dalla nostra famiglia in oltre trentasette anni di lavoro su questo frutto – sottolinea Marco Eleuteri, titolare dell’azienda - . Grazie ai duecento ettari che avremo in produzione nel 2024 potremo ampliare il mercato in maniera importante sia in Italia sia all’estero, guidando la crescita di questi frutti in cui siamo riconosciuti come uno dei maggiori specialisti al mondo".

Ma che cos’è, nello specifico, la pesca "Saturnia"? Si tratta di un’evoluzione della siciliana "pesca Tabacchiera" che nasce nel 1985 nelle zone collinari attraversate dal fiume Chienti, quindi le province di Macerata e Fermo. I comuni dove si è maggiormente diffusa questa coltura sono Montecosaro, Montegranaro, Potenza Picena e Civitanova, dove attualmente si estendono coltivazioni per circa cento ettari. Da questo punto di vista, l’azienda Eleuteri ha portato avanti, negli anni, la realizzazione di campi sperimentali nel territorio marchigiano in cui sono state osservate centinaia di selezioni varietali combinate con diversi portainnesti.

"Frutto originario della Cina – spiega ancora Eleuteri - la pesca fino all’inizio del ventesimo secolo era esclusivamente a polpa bianca. Successivi incroci, hanno fatto sì che tutti noi conoscessimo la pesca più comune di forma sferica e a polpa gialla. La Saturnia, invece, è più simile alla varietà originaria e va gustata a temperatura ambiente, al giusto grado di maturazione, cioè appena morbida e da mangiare con la buccia, per le caratteristiche nutraceutiche e l’aroma".

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