Civitanova, ragazzo pestato e rapinato in strada

Lite per i cellulari, in due, un osimano e un anconetano, lo hanno picchiato fino a farlo svenire: denunciati

I carabinieri di Civitanova hanno denunciato due italiani per lesioni personali e rapina

I carabinieri di Civitanova hanno denunciato due italiani per lesioni personali e rapina

Civitanova, 13 gennaio 2019 - Pestano un tunisino fino a farlo svenire, poi lo accompagnano al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, per affidarlo ai medici. È l’epilogo di una storia iniziata con un incontro tra due italiani e il magrebino, nella notte di mercoledì, per trattare l’acquisto di due telefoni cellulari, sui quali sono in corso degli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, per verificare se gli apparecchi fossero rubati. È l’Arma che sta conducendo le indagini su questo episodio, nel quale sono coinvolti un 52enne di Loreto e un anconetano di 28 anni, al momento entrambi denunciati per i reati di rapina e lesioni personali, perché ritenuti responsabili dell’aggressione nei confronti del tunisino, che di anni invece ne ha 27. E veniamo ai fatti. I tre hanno un appuntamento all’una della notte, a ridosso della rotatoria di San Marone. Il motivo è di valutare l’acquisto di due telefoni cellulari, che il nordafricano ha con sé. Durante la trattativa, però, i due italiani gliene sottraggono uno, del valore di 400 euro: a saldo, gli dicono, di un pagamento non onorato da parte di un amico comune e che ha fatto da intermediario, pure per quell’affare.

Il tunisino non ci sta. Rivuole indietro il telefono cellulare e allora i due italiani reagiscono aggredendolo. Un pestaggio così violento che il 27enne cade a terra, privo di sensi, e non reagisce alle sollecitazioni successive dei due, i quali cercano subito di svegliarlo. Con la paura di avergli provocato delle lesioni gravi, lo caricano in auto e lo accompagnano al pronto soccorso dell’ospedale. Qui il tunisino si riprende e le conseguenze delle botte prese saranno giudicate guaribili in una ventina di giorni. La tappa in ospedale, però, fa scattare anche la segnalazione ai carabinieri della Compagnia di Civitanova, i quali denunciano i due italiani, e dagli accertamenti emergerà anche che prima della collutazione il tunisino era stato minacciato con un coltello a serramanico lungo 17 centimetri, trovato poi abbandonato sul luogo dell’incontro, nei pressi del piazzale del distributore di carburante dell’Agip. Per lo straniero si sono invece spalancate le porte del centro di permanenza per il rimpatrio di Caltanissetta, dove sarà accompagnato. È risultato clandestino e i carabinieri hanno avviato le procedure per l’espulsione con l’ufficio stranieri in questura.