Piantagione di marijuana in casa: arrestato

Nei guai un 37enne di Porto Potenza, sequestrati tre chili di droga e 24 piante di cannabis. "Riforniva la zona dell’entroterra"

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di Paola Pagnanelli

Da Camerino alla costa, per individuare chi avrebbe rifornito le zone interne di marijuana. Così i carabinieri del Nucleo operativo di Camerino sono arrivati a un 37enne di Porto Potenza Picena, Davide Bastioli: nella sua casa sono stati sequestrati tre chili di marijuana e 24 piante di cannabis quasi in fioritura. Si è chiusa ieri una complessa attività di indagine, avviata dai militari diretti dal capitano Angelo Faraca allo scopo di rintracciare e fermare i fornitori di stupefacenti attivi nella zona di Camerino. In seguito ai primi risultati degli accertamenti, su delega della procura i carabinieri nelle prime ore della mattinata di ieri hanno eseguito una serie di perquisizioni a Civitanova, Porto Recanati e Porto Potenza Picena, con la collaborazione dei colleghi di Civitanova e il supporto dei cani antidroga. Ed è stato in quest’ultimo centro che è saltata fuori la coltivazione di cannabis. I militari hanno trovato tre chili di sostanza stupefacente di tipo marijuana e 24 piante di cannabis, prossime alla fioritura. Nella casa e nelle adiacenze era stato allestito tutto il necessario per avviare la coltivazione della pianta e poi per mettere ad essiccare le infiorescenze, destinate, secondo l’ipotesi accusatoria, alla vendita ai consumatori di marijuana. Così il 37enne, Davide Bastioli, è finito in arresto. La sostanza, secondo l’accusa già pronta a essere distribuita nei canali dello spaccio della costa, è stata messa sotto sequestro. Il 37enne era stato anche uno dei soci titolari di uno dei negozi di cannabis light a Civitanova, chiusi nel 2019. Questa mattina probabilmente per lui, difeso dall’avvocato Paolo Cognini, in tribunale a Macerata dovrebbe esserci il processo per direttissima, nel quale anche l’indagato potrà dare la sua versione e respingere l’accusa di spaccio. L’operazione ha visto il coinvolgimento e l’impegno di numerosi militari di Camerino e Civitanova, impiegati in una task force conclusiva di un’attività di indagine volta a contrastare il fenomeno dello spaccio nella provincia maceratese. Altre indagini sono tuttora in corso, da parte dei carabinieri, per individuare altri fornitori di sostanze illecite.