Porta a spasso il cane, beccato con la cocaina

Un 42enne aveva anche due mazzette per 1.300 euro in contanti: è agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima

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Trovato con 25 grammi di cocaina, è finito agli arresti domiciliari Rodolfo Minardi, 42enne residente a Porto Recanati. A fermarlo, nel tardo pomeriggio di mercoledì, sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Macerata. Da qualche tempo i militari avevano messo sotto controllo il 42enne, già noto per precedenti denunce in materia di spaccio. Mercoledì pomeriggio, in borghese, si sono messi vicino casa sua. Intorno alle 19 lo hanno visto uscire con il cane. L’uomo si è diretto verso piazza Buenos Aires, dove ha incontrato un 50enne recanatese arrivato in auto. I due hanno parlato qualche istante, poi si sono separati. A quel punto i carabinieri sono entrati in azione bloccandoli entrambi. Il recanatese aveva sul sedile dell’auto due mazzette di contanti, per un totale di 1.300 euro. Minardi invece sarebbe stato visto mentre tentava di disfarsi di due pacchettini: recuperati dai carabinieri, sono risultati contenere poco più di dieci grammi di cocaina ciascuno. A quel punto è scattata anche la perquisizione in casa, dove le pattuglie hanno trovato altre sei confezioni da circa mezzo grammo di cocaina, già pronta – secondo l’accusa – a essere spacciata. Così il recanatese è finito agli arresti domiciliari. Ieri mattina per lui si è tenuta l’udienza di convalida, in tribunale a Macerata. Difeso dall’avvocato Alessandro Brandoni, in aula il 41enne ha scelto di non rispondere alle domande del pubblico ministero Francesca D’Arienzo. Ha spiegato però di non lavorare e di mantenersi grazie a una pensione di invalidità. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice Francesca Preziosi ha disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima, che è stato fissato al 13 gennaio. Come prevede la legge, Minardi non potrà avere alcun contatto con il mondo esterno, finché sarà in vigore la misura cautelare, neppure attraverso i social network. L’operazione rientra nell’ambito delle attività e dei servizi di controllo del territorio mirati a contrastare lo spaccio di stupefacenti, disposti dal comando provinciale dei carabinieri di Macerata.

Paola Pagnanelli