Presentato il nuovo piano antenne "In arrivo altri quattro impianti"

Il dispositivo sopra l’hotel Bianchi sarà potenziato, quello previsto in via Pacinotti sorgerà vicino al sovrappasso ferroviario

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L’antenna che era stata inizialmente prevista in via Pacinotti, a Porto Recanati, verrà alla fine installata nello svincolo del sovrappasso ferroviario lato ovest. Non solo: in città sorgeranno altri quattro impianti per la telefonia mobile, mentre l’antenna sopra l’hotel Bianchi verrà potenziata. E’ quanto emerso, ieri pomeriggio, durante l’assemblea pubblica svolta a Palazzo Volpini, nella quale è stato presentato l’aggiornamento del piano antenne, che dovrà a breve essere approvato in consiglio comunale. Presenti l’assessore Lorenzo Riccetti, la responsabile dell’ufficio Urbanistica Patrizia Iualè, poi l’ingegnere Matteo Citti e Alfio Turco per la Polab, la società che ha redatto l’aggiornamento del piano antenne su incarico del Comune. L’ingegner Citti ha così illustrato che sono "sei le ipotesi di installazione che le ditte di telefonia hanno presentato per Porto Recanati". Un impianto verrà posizionato nel terreno comunale limitrofo a via Del Sole per il gestore Linkem, un altro per Iliad sorgerà nel terreno di via Delle Ville, il terzo impianto nell’area della strada Regina per conto di Tim, e il quarto nel sovrappasso ferroviario lato est (gli operatori di telefonici sono Windtre, Iliad e Linkem) Inoltre, un’altra richiesta è pervenuta da Tim e Vodafone, che hanno deciso di rinunciare all’installazione dell’antenna in via Pacinotti – soluzione alla quale l’assessore Riccetti si era opposto nei mesi scorsi – per farla delocalizzare nel sovrappasso ferroviario lato ovest. Infine, l’impianto già esistente in cima all’hotel Bianchi di via Amendola sarà potenziato. Citti ha pure assicurato che "dalle simulazioni svolte sull’impatto elettromagnetico, nelle quali si calcolano tutti impianti al massimo della potenza per 24 ore, non sono state riscontrate criticità". "Sono già arrivati i pareri di Asur, Arpam e la non assoggettabilità a Vas – ha aggiunto Riccetti –. L’obiettivo con la Polab era quello di minimizzare il livello delle emissioni e rendere il tutto più omogeneo possibile, per non creare picchi dannosi per la salute pubblica. Direi che ci siamo riusciti, non lasciando carta bianca alle multinazionali della telefonia".

Giorgio Giannaccini