Proteste alte più dell’antenna: "Zero rispetto"

In via Caracciolo inizia l’installazione del traliccio già contestata dal comitato: "Ciarapica aveva garantito che non sarebbe stata collocata"

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di Lorena Cellini

Blitz in Municipio dei componenti del comitato contrario all’antenna in via Caracciolo. Il sindaco si è negato loro per giorni e ieri mattina sono andati nel suo ufficio per chiedergli conto della promessa tradita. Perché i lavori per istallare il traliccio sono iniziati, in barba a quanto Fabrizio Ciarapica disse a maggio, annunciando di aver raggiunto con Iliad un accordo per spostarlo su un altro terreno. Niente di tutto questo è successo. "Il sindaco non ha rispettato la parola data a un quartiere e se la sua parola non vale vuol dire che non merita di ricoprire la carica che riveste. E dispiace che per settimane si sia negato e che non sia qui a confrontarsi con noi". In queste parole di Marco Gatti, componente del comitato, il senso della frustrazione davanti ai lavori di scavo, cominciati ieri. L’intervento ha subìto un parziale stop perché alcuni residenti hanno lasciato le auto parcheggiate ai lati della strada – il Comune non aveva apposto i divieti di sosta – impedendo l’arrivo dell’antenna. Un’azione pacifica, davanti a pattuglie di carabinieri, polizia e vigili urbani, presente un presidio di una trentina di persone. Tra queste Gatti e Mauro Rogani, due dei più attivi all’interno del comitato. "Viene da dire solo che questo non è un modo serio di procedere e rapportarsi coi cittadini", ha sottolineato Rogani riferendosi al sindaco. Che è sparito dai loro radar da tempo e che ieri mattina si è tenuto alla larga da via Caracciolo, dove si sono visti solo l’assessore Roberta Belletti e il presidente del consiglio Fausto Troiani. Ma il comitato vuole il confronto con Ciarapica e qualche ora dopo alcuni lo hanno affrontato in Comune. "Ci ha dovuto ricevere e ha dato la colpa alla Iliad. Ma a noi questo non interessa più. Aveva garantito che l’antenna non sarebbe stata installata quindi se la sua parola vale qualcosa risolva la questione. Per parte nostra cercheremo di organizzare una assemblea pubblica mercoledì". Il rapporto di fiducia però si è rotto e si respira delusione tra i residenti che hanno anche affisso un manifesto con la scritta "vino ecologico ai clienti e 4G ai bambini del quartiere" diretto al proprietario dell’area affittata a Iliad e di una azienda vinicola. Al fianco del comitato i consiglieri di opposizione Lavinia Bianchi (Siamo Civitanova) e Francesco Micucci (Pd) che attacca il sindaco: "Davanti all’incapacità di dare soluzione al problema non reputa opportune le dimissioni?".