"Psicologo aggredito con un cacciavite" Assolto corridoniano

Migration

Era accusato di aver tentato di uccidere uno psicologo, colpendolo alla testa con un cacciavite. Ma una perizia ha dimostrato la sua totale incapacità di intendere e di volere, così è stato assolto un giovane corridoniano. Il fatto era successo l’11 giugno dell’anno scorso. Dopo che la sua ragazza lo aveva lasciato, il ragazzo si era convinto che tutti i suoi problemi fossero dovuti al professionista civitanovese che, per qualche tempo in passato, lo aveva avuto in terapia. Così all’improvviso si era presentato nel suo studio e lo aveva aggredito, colpendolo alla testa con un cacciavite. Per fortuna in quel momento nello studio c’erano altre persone, che avevano bloccato e disarmato l’aggressore. Mentre lo psicologo veniva accompagnato al pronto soccorso, il ragazzo era scappato, ma le testimonianze dei presenti e le riprese delle telecamere lo avevano inchiodato alle sue responsabilità, e pochi giorni dopo l’aggressione era stato arrestato e messo ai domiciliari. Da allora, il corridoniano è stato anche in psichiatria e ora si trova alla Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Pesaro. La consulenza psichiatrica disposta dalla procura ha accertato che il ragazzo aveva una transitoria totale incapacità di intendere e di volere, a causa di un disturbo paranoi deo di personalità. Alla luce di questo, ieri il giudice dell’udienza preliminare Giovanni Manzoni lo ha assolto dall’accusa di tentato omicidio perché non imputabile; ha disposto però che rimanga per due anni alla Rems, salvo diverse valutazioni. L’imputato era difeso dall’avvocato Alessio Matarazzi (nella foto). Lo psicologo si era costituito parte civile con l’avvocato Diego Perrone, chiedendo un risarcimento che però non potrà esserci visto che l’aggressore è stato assolto.

p. p.