Rapina Porto Recanati, in manette il secondo latitante

Fermato un altro bengalese per l’aggressione all’Hotel House

AL COMANDO Il maggiore Marinelli e il luogotenente Carbonari

AL COMANDO Il maggiore Marinelli e il luogotenente Carbonari

Porto Recanati (Macerata), 28 liglio 2019 - E' stato arrestato l’altro latitante bengalese. Si nascondeva all’interno dell’Hotel House per sfuggire al mandato di cattura emesso dal tribunale di Macerata, che lo aveva condannato a oltre tre anni di carcere per una rapina compiuta nel 2013 ai danni di connazionale.

Lo hanno fermato ieri mattina i carabinieri della stazione di Porto Recanati, sulla scia dei controlli effettuati nel palazzone multietnico giovedì scorso, quando avevano arrestato un 31enne bengalese in un’azienda di Montelupone. I militari dell’Arma erano riusciti a trovare l’uomo seguendo delle tracce che lui aveva lasciato all’interno del palazzone. I carabinieri sono così tornati alla carica ieri per trovare anche il complice del 31enne. Nei giorni scorsi infatti avevano raccolto diversi elementi che avevano dato la certezza che anche il bengalese A. O, 38 anni, si nascondeva nel condominio. Così sono andati a verificare i sospetti, e lo hanno rintracciato in mattinata al terzo piano.

L’uomo, dopo essersi visto circondato dalle forze dell’ordine, non ha opposto resistenza e nemmeno ha tentato la fuga. Il 38enne, infatti, era stato condannato a scontare una condanna di tre anni e due mesi di carcere per rapina aggravata e lesioni aggravate.

Da quanto stabilito con le indagini e poi con il processo, i due bengalesi, insieme con un altro complice, avevano assalito nel piazzale dell’Hotel House un connazionale e, dopo averlo colpito più volte con un bastone, si erano impossessati della sua collana in oro e di oltre mille euro in contanti.

All’epoca, i carabinieri della stazione di Porto Recanati avevano immediatamente intrapreso le indagini e individuato gli autori dell’aggressione, oltre ad aver raccolto le prove necessarie per consentire la condanna definitiva. Il 38enne è stato quindi condotto al carcere di Fermo per scontare la pena.

Continua in modo incessante il periodo di intenso lavoro per i militari della caserma di Porto Recanati e quelli della Compagnia di Civitanova, che con maggiore frequenza stanno effettuando controlli a tappetto nei luoghi più a rischio, tra i quali, nemmeno a dirlo, l’Hotel House. Proprio la situazione all’interno del palazzone di Porto Recanati è da tempo sotto il monitoraggio costante del prefetto Iolanda Rolli, che segue da vicino l’evolversi del contesto per definire – d’intesa con il comandante provinciale – le strategie d’intervento, di prevenzione e repressione, più idonee a migliorare le condizioni di sicurezza dello stabile.