Reagisce al controllo, nascondeva cocaina

Un tunisino è finito in manette dopo aver aggredito i carabinieri. Alla vista della pattuglia. aveva ingerito un involucro

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Un tunisino è finito in manette, accusato di aver aggredito i carabinieri e di spacciare cocaina. Mercoledì pomeriggio, nel corso di un controllo in città, una pattuglia ha individuato il nordafricano e l’ha fermato per un controllo.

L’uomo però avrebbe reagito con violenza ai militari, avrebbe dato in escandescenze cercando di sottrarsi e scappare via. Sarebbero partiti calci e pugni per impedire alla pattuglia di fermarlo. Ma il suo tentativo di sottrarsi al controllo non sarebbe riuscito. Portato in caserma, l’uomo è stato identificato in Mahmoud Abessi, 33enne clandestino nato in Tunisia e senza fissa dimora in Italia, dove comunque vivrebbe da qualche tempo. È emerso che il nordafricano aveva nascosto in bocca sette involucri, contenenti altrettante dosi di cocaina; uno di questi involucri lo aveva ingerito alla vista della pattuglia.

Con sé aveva anche una minimale quantità di hashish. Da Civitanova, Abessi è stato accompagnato nella caserma dei carabinieri di Macerata, dove è stato tenuto in osservazione nella camera di sicurezza fino a quando non si è liberato della dose che aveva ingerito.

La cocaina, in tutto si trattava di 4,8 grammi, è stata messa sotto sequestro. Il tunisino è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, è stato invece denunciato a piede libero per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e lesioni ai due militari con cui avrebbe ingaggiato la colluttazione.

I carabinieri sono andati al pronto soccorso, e hanno avuto entrambi una prognosi di tre giorni per le contusioni riportate. Questa mattina, in tribunale a Macerata, per Abessi si terrà l’udienza di convalida disposta dal sostituto procuratore Enrico Riccioni.

Al tunisino è stato nominato come difensore d’ufficio l’avvocato Narciso Ricotta.

Di fronte al giudice Andrea Belli, il 33enne potrà dare una sua versione in merito a quanto avvenuto con la pattuglia e respingere le accuse.

L’arresto si inserisce in una serie di controlli potenziati in città, sia in relazione alla stagione turistica in atto sul litorale sia in seguito ai due omicidi che, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, si sono registrati nel centro storico. L’Arma, che aveva già disposto una serie di servizi extra sulla fascia costiera, ha rimodulato ulteriormente il numero delle pattuglie in azione per evitare situazioni legate alla violenza, al degrado, all’abuso di alcolici o stupefacenti, e riportare i livelli di sicurezza a quelli ordinari.

Paola Pagnanelli