’Rete Sociale Oltre’ fa il pienone: un incontro su giovani e instabilità

Un successo l’incontro con Giacomo Buoncompagni organizzato a Civitanova nella sala Don Lino Ramini della parrocchia di San Pietro. Il quarto appuntamento di un ciclo organizzato dalla ’Rete Sociale Oltre’, dal titolo ‘Sete di stabilità. Essere giovani nella società instabile’. Un confronto animato da Stefania Minciullo, organizzatrice teatrale e operatrice culturale di rete di Civitanova e Buoncompagni, assegnista di ricerca in Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Firenze e autore del libro ‘Instability. La società che sopravvive’. Molti i partecipanti ed è stata l’occasione per fotografata la realtà e il meccanismo della società in cui viviamo e in cui è instabile la comunicazione, l’informazione, la politica, la salute, l’economia. Una provvisorietà di cui, come come emerge dal 56° rapporto Censis, gli italiani escono spaventati dagli eventi globali che possono da un momento all’altro compromettere presente e futuro. Come aiutare le giovani generazioni a non restare schiacciate e isolate in questo contesto è l’interrogativo che ha animato la discussione in cui si è ribadita l’importanza di non chiudersi nell’individualismo, ma riaprirsi alla comunità. "Affrontare insieme la realtà, analizzarla e accettarla, evitando di trasmettere le paure e le angosce degli adulti ai giovani, cercando piuttosto di fornire strumenti per trovare la propria strada. Vivere la crisi come un’opportunità di crescita e non una condizione di immobilità", ha detto Andrea Foglia, animatore della ’Rete Sociale’. Il consorzio ’Sociale Oltre’, formato da persone, enti e associazioni del territorio, è nato grazie al contributo dell’associazione Sentinelle del Mattino, della Caritas Diocesana di Fermo e dell’associazione Veder Crescere con il Dialogo, tutte unite per dare risposte alle crescenti difficoltà delle nuove generazioni. "Oltre – ha ricordato Foglia – intende spronare, incoraggiarci a fare di più e meglio, per il benessere psicologico, sociale, esistenziale di tutti, delle nuove generazioni in particolare. Sostenendo la collettività, arginando l’individualismo rivolto al solo proprio stato di benessere. E soprattutto mettere i giovani in condizione di poter operare nella nostra comunità".