Civitanova, rissa dopo l'omicidio: daspo urbano di un anno

Tre identificati e denunciati: due sono operai di origini calabresi, dipendenti di un’azienda del maceratese, l'altro è un marinaio civitanovese

Civitanova (Macerata), 5 agosto 2022 - Sono stati identificati e denunciati, dagli investigatori della squadra mobile della questura di Macerata e del commissariato di Civitanova, i tre italiani che hanno partecipato alla rissa davanti al bar Oro Nero, in corso Umberto I, a poche ore dall’omicidio di Alika. Si tratta di due sono operai di origini calabresi, dipendenti di un’azienda del maceratese (uno dei quali con precedenti di polizia), e di un marinaio civitanovese, già noto alle forze di polizia, anche lui con precedenti di polizia. Il questore di Macerata Vincenzo Trombadore ha applicato ai tre indagati la misura di prevenzione del daspo urbano, vietando loro di accedere per un anno a tutti i bar e i locali che somministrano alcolici lungo corso Umberto I e in piazza don Minzoni.

Violenta rissa sempre in Corso Umberto I a pochi metri dal delitto
Violenta rissa sempre in Corso Umberto I a pochi metri dal delitto

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All’esito delle indagini è stata ricostruita la dinamica. In una prima fase, il corpo a corpo tra due persone, il marinaio civitanovese e uno degli operai, a mani nude; poi si sarebbe aggiunto l’altro operaio calabrese, colpendo il marinaio con calci e schiaffi mentre quest’ultimo si azzuffa a terra con il primo. Infine, i tre si allontanano in direzioni opposte: i due operai si incamminano a piedi lungo il corso, in direzione nord, mentre il marinaio se ne va in auto.

Invece è ancora al vaglio degli inquirenti, coordinati dalla Procura, il movente che ha originato la zuffa (anche se sembra plausibile l’ipotesi dei futili motivi). Preziose le immagini del video diffuso in rete, insieme alla dichiarazioni raccolte dalle persone informate sui fatti e all’intervento, nell’immediatezza del fatto, della volante del commissariato, che ha subito rintracciato uno dei partecipanti alla rissa (il marinaio civitanovese). L’attività rientra nell’ambito dei servizi di controllo del territorio svolti delle forze dell’ordine a seguito di specifiche sedute del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.