Salvato un naufrago, ma è solo un’esercitazione

Guardia Costiera protagonista al Motor Days, spettacolare operazione con elicottero e motovedetta. Bagnanti tutti con il naso all’insù

Migration

di Francesco Rossetti

L’odore acre di un fumogeno di segnalazione, il bagliore rosso all’orizzonte, il rumore delle eliche e un militare della Guardia costiera che si cala, legato a una fune, per salvare il naufrago. Ad un certo punto, il comando dice "uomo in cabina" ed è il segnale che l’operazione si è conclusa per il verso giusto. Poi, quell’uomo viene soccorso a riva dai sanitari e tutt’attorno una nutrita folla di bagnanti gremisce la battigia, incuriosita da quanto sta accadendo poco distante dal proprio ombrellone. Ma fortunatamente è tutto finto e il "bagnante salvato", altro non è che Alvaro Dal Farra, lo stuntman protagonista nella tre giorni dell’International Motor Days beach edition. Si tratta, infatti, di una spettacolare esercitazione della Guardia costiera di Civitanova, proprio nell’ambito del festival ora in scena al lungomare sud, che ha previsto il salvataggio in mare di un bagnante.

Coordinata dalla comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Civitanova, Ylenia Ritucci, che da terra spiegava al pubblico tutte le fasi dell’intervento, vi ha preso parte un articolato dispositivo aeronavale composto dalla motovedetta CP 839 della Guardia Costiera civitanovese ed un elicottero Aw139 - Nemo12, sempre del medesimo corpo, ma della base aerea di Pescara. L’intero servizio è durato una ventina di minuti circa: prima Dal Farra è stato condotto a largo attraverso un gommone poi, al momento dell’arrivo dei soccorsi, si è gettato in acqua e ha acceso il fumogeno. Qui va segnalata la straordinaria immagine di efficienza raffigurante i due mezzi, motovedetta ed elicottero, giungere da sud verso nord in assoluta sintonia, con il secondo in linea retta e a pochissimi metri dall’imbarcazione. E’ in questo momento, infatti, che la comandate Ritucci ha definito la scena come il risultato di "un’esercitazione molto delicata". Quindi, il campione di freestyle motocross viene recuperato da un aereo soccorritore, che si cala in acqua per mezzo di una fune. Infine, c’è spazio anche per la simulazione del soccorso a riva, con gli operatori della Croce verde impegnati nelle varie manovre. Insomma, tutto bello anche purché completamente irreale.