"San Savino, lavori elettorali" Micucci: è una presa in giro

Lavori per l’allaccio all’acquedotto in contrada San Savino: scoppia la polemica. Francesco Micucci, capolista del Partito democratico, replica a Ottavio Brini e Massimo Belvederesi, rispettivamente esponente del cda e presidente Atac. "Non dico bugie e non c’entrano i colpi di calore – dice Micucci –. Piuttosto, frequentando da anni personaggi come voi, ho sviluppato un fiuto intenso per le fandonie e anche stavolta siete stati smascherati". Il riferimento è all’avvio dei lavori, "che fino a ieri mattina non erano iniziati a San Savino". Micucci ha percorso tutta la strada, fatto un video della situazione e "le immagini dimostrano più di ogni altra chiacchiera che nessun operaio sta lavorando alla condotta e nessun buco è stato fatto lungo la strada per fare passare la nuova rete. Peggio, nello spazio antistante la chiesetta solo ieri mattina è arrivato il camion, che ha portato le tubature che gli operai hanno scaricato". I due membri dell’Atac, società comunale che gestisce il servizio idrico, avevano per parte loro pubblicizzato l’inizio dell’intervento "e invece – incalza Micucci –, nel giorno della loro conferenza stampa, quindi martedì mattina, nessun lavoro era iniziato. Ancora per qualche giorno potete provare a prendere in giro i cittadini, ma con me le vostre storielle non attaccano". E lancia l’accusa di uso elettorale dei lavori a San Savino. "La vostra tecnica ricalca quella degli anni Cinquanta: una scarpa prima e una dopo le elezioni, a risultato riscosso. Ma stavolta, temo per voi che avrete brutte sorprese dalle urne. Per giunta, per comunicare ai cittadini che l’8 giugno un camion avrebbe scaricato i tubi dell’acqua occorreva muovere tutto il cda dell’Atac, il sindaco, l’assessore e pure la Pro Loco? Irrispettosi dei cittadini e irrispettosi della legge: la par condicio trattata a pesci in faccia".

l. c.