"Sanzioni senza motivo in via della Vela, strada chiusa"

Migration

Sfora di sette minuti l’orario in cui la sosta è consentita solo ai residenti e si becca una multa da parte dei vigili urbani. E’ andata peggio ad un altro automobilista, che di minuti ne aveva sforati appena due. La zona è quella di via della Vela e via Asiago, di recente al centro di roventi polemiche per la riserva di posti ai residenti. Il provvedimento, è il tono della polemica, costringe chi ha casa nelle vie adiacenti a parcheggiare in zone troppo distanti e scomode per chi poi va a lavorare. Un problema vecchio, solo che nel caso specifico, ad essere sanzionato per la "trasgressione" è un cittadino che, come dice, "ha parcheggiato prima del segnale stradale che indica il divieto di sosta e quindi fuori da ogni vincolo". Il caso, ironia della sorte, è capitato ad uno che ha svolto per una vita il lavoro di vigile urbano, prima come addetto al ruolo ordinario di vigile con plurifunzione e poi come vigile sanitario. Si tratta di Angelo Vallesi, residente nell’attigua via Piave: "Non è mia intenzione sollevare ancora una volta il problema della opportunità o meno della riserva di posti, ma sorprende vedermi sanzionare per una motivazione che non esiste. Preciso che anche ad altri è capitata la stessa cosa, ed allora le cose son due: o che il segnale di divieto è mal posto, o che il vigile che ha elevato la sanzione ha commesso un errore". Vallesi coglie anche l’occasione per distribuire qualche critica. "Il ruolo di un vigile – dice – non è solo quello di fare multe ma anche di riferire al comando e all’amministrazione le cose che non vanno, di qualsiasi genere esse siano. E questo non sempre avviene. Il vigile renderebbe un servizio più utile alla città se facesse questo, e non le multe in una strada "chiusa" di periferia come via della Vela, in un tratto posto fuori dal divieto. Ne potrei citare tanti altri di casi ma mi astengo".

Giuliano Forani