"Solo cannabis per sapone e biscotti": imprenditore scarcerato

I cinque chili di sostanza sequestrati non avevano effetti stupefacenti

Torna libero, “per insussistenza del reato“, l’imprenditore civitanovese arrestato dopo il sequestro di cinque chili di cannabis: la sostanza, infatti, non ha praticamente principio attivo. Tutto era partito da un controllo delle Fiamme gialle nel deposito di uno spedizioniere. Il cane antidroga aveva fiutato tre pacchi arrivati dall’estero: dentro erano stati trovati tre etti di hashish e 7mila euro in contanti. I militari avevano atteso che arrivasse chi doveva ritirarli, individuando così l’imprenditore. A quel punto erano andati anche al suo magazzino di Porto Sant’Elpidio trovando altra sostanza, e alla fine in tutto erano stati sequestrati cinque chili di cannabis. Il giovane era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio. Ieri in tribunale a Macerata, gli avvocati Jacopo Allegri e Matteo Frinconi hanno spiegato che la sostanza sequestrata non ha effetti stupefacenti, avendo lo 0,5 per cento di principio attivo: il civitanovese la acquista e la rivende ad altri che ne fanno poi una serie di prodotti, dai saponi ai biscotti. Sarebbe dunque un grossista di una sostanza lecita, commercializzata in maniera del tutto ufficiale. Alla luce di questi elementi, il giudice per le indagini preliminari Giovanni Manzoni ha convalidato l’arresto, ma ha subito rimesso in libertà il giovane civitanovese ritenendo che non ci fossero gli elementi per ipotizzare un reato, o quanto meno non ci sarebbe la consapevolezza di commettere un reato in chi rivende questo tipo di sostanza.

Paola Pagnanelli