"Sottopasso in via Venezia Recupererò il progetto"

Roberta Belletti, ex assessore al bilancio e ora all’urbanistica, espone le sue priorità: progetto Ceccotti e la nuova organizzazione della viabilità

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Progetto Ceccotti, riammagliamento infrastrutturale, Varco a mare e sottopasso di via Venezia: queste le priorità stabilite da Roberta Belletti, ex assessore al Bilancio della prima giunta Ciarapica e nuovo assessore all’urbanistica nel Ciarapica bis. Temi di fondo nel segno della continuità amministrativa, com’era lo slogan della campagna elettorale, tranne che uno: il sottopasso di via Venezia, che, secondo gli accordi sottoscritti all’atto di approvazione del piano di lottizzazione dell’ex area Cecchetti, avrebbe dovuto collegare il nuovo quartiere Civitanova 2000 con corso Vittorio Emanuele. Secondo gli accordi, l’intervento andava realizzato prima del 2010, ma una serie di circostanze lo hanno impedito, in particolare la scoperta di alcuni reperti archeologici che hanno indotto la Soprintendenza a bloccarlo. Il progetto ha subito anche modifiche sia nel percorso che nell’ampiezza della sede stradale, mentre ulteriori difficoltà sono sopraggiunte per lo smaltimento delle acque di risulta degli scavi, rientrando l’opera nel sito di interesse nazionale. Le acque, in poche parole, andavano fatte confluire nell’impianto di depurazione, distante quasi un chilometro. Non se ne è più parlato, quindi, almeno ufficialmente, fino a che a rompere il silenzio è stato, un anno prima della fine della legislatura scorsa, l’amministratore di Civitanova 2000 Luigi Lucentini: "intervento divenuto troppo costoso, complicato e pericoloso", ha detto in poche parole. "La società rispetterà la convenzione ma voi fate una proposta alternativa". La quale non è mai venuta. Adesso Roberta Belletti rimette il problema sul piatto. "Chiederò all’ufficio di recuperare il progetto", dice, "valuteremo insieme la situazione e ne parlerò con l’amministratore di Civitanova 2000". Un’opera inserita tra le priorità, quindi, non solo per il rispetto di una convenzione, secondo la quale la comunità civitanovese va compensata in modo adeguato a fronte dell’enorme volume di affari legato alla lottizzazione, ma anche per qualificare il nuovo quartiere, che oggi è una sorta di enclave, realizzando un accesso diretto al centro che è a ridosso ma senza collegamenti. Gli altri tre progetti sono vitali per il corretto sviluppo urbanistico della città e l’estetica della sua accoglienza. Il progetto Ceccotti doveva essere discusso nell’ultimo consiglio della legislatura passata e poi rinviato a sorpresa. "Servono solo piccoli ritocchi", spiega l’assessore, "per il resto tutto è pronto". Sarebbe a buon punto anche il riammagliamento, infrastruttura strategica per distribuire agevolmente il traffico alla fine della superstrada. Alle battute finali è il progetto del Varco a mare.

Giuliano Forani