Spaccate ai negozi e quattro auto a fuoco, tre anni a un 36enne albanese

Ajazi è accusato anche per le scritte offensive alla farmacia Angelini

Per aver dato fuoco a quattro auto, è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione Alban Ajazi, 36enne di origini albanesi. Una perizia psichiatrica lo ha dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere. Il fatto risale allo scorso settembre, quando poi l’uomo fu arrestato. All’epoca, Ajazi era ai domiciliari, accusato di una serie di episodi avvenuti quell’estate: erano comparse delle scritte offensive sulle vetrate della farmacia Angelini, era stata danneggiata un’auto, c’erano state le spaccate al bar Infinity e al negozio Wind. L’albanese era stato chiamato a rispondere di quei fatti, e lui aveva detto di aver agito per conto di un clan della malavita organizzata. La cosa era sembrata subito il sintomo di una non ottimale condizione di salute psichica, e l’uomo era stato messo ai domiciliari. Ma all’alba del 16 settembre sarebbe andato in piazza San Martini e avrebbe dato fuoco a quattro auto. Così per lui arrivarono le denunce per incendio doloso e danneggiamenti e l’arresto. Ieri in tribunale a Macerata l’albanese è stato processato con il rito abbreviato, in udienza preliminare. Per lui il pm Rita Barbieri ha chiesto la condanna a tre anni e mezzo di reclusione. L’avvocato Francesca Sbriccoli ha sottolineato il contenuto della perizia psichiatrica. Alla fine il giudice Claudio Bonifazi lo ha condannato a tre anni e due mesi di reclusione. Contro la sentenza, ora potrà fare appello. Per il momento, Ajazi resta in carcere.

p. p.