Squadroni rompe il lungo silenzio: "Legalità e trasparenza, vigileremo"

È entrata in Consiglio assieme a Lavinia Bianchi "Controlleremo e proporremo, la città deve crescere bene"

Migration

Dopo l’insediamento del Consiglio comunale torna nel dibattito politico Silvia Squadroni che all’esito del ballottaggio ha fatto seguire un silenzio sabbatico. La sua coalizione ha portato in aula due consiglieri, lei e Lavinia Bianchi. "Porteremo avanti - assicura Squadroni - legalità, trasparenza, progetti seri e costruttivi per Civitanova, staremo tra la gente e ci confronteremo su scelte e progetti". Ribadito, come obiettivo della minoranza "controllare l’amministrazione, ma anche proporre e indicare valori, metodo e progetti. Non siamo alla ricerca di poltrone e metteremo a disposizione della città e del consiglio comunale le nostre professionalità: la mia giuridica e quella di Lavinia Bianchi legata ai suoi studi culturali e al ruolo svolto presso la Rappresentanza a Milano della Commissione Europea e quelle del gruppo che ci sostiene". Quanto al discorso di insediamento del sindaco "ha parlato di una Civitanova che cresce nell’intrattenimento. Noi avremo, invece, sempre davanti agli occhi la necessità di portare cultura in tutti i settori, tra la gente, tra le famiglie, nelle scuole, nelle associazioni". Il suo silenzio lo spiega come una scelta "voluta per attendere che si spegnessero i tristissimi teatrini politici tra le due coalizioni di destra e sinistra, sui quali non sono voluta entrare".

Infine un’analisi del voto: "Civitanova mi ha dato fiducia, forse non quella che speravo e di cui si sentiva continuamente parlare ma, comunque, io e le mie liste abbiamo ottenuto un ottimo risultato, che ci pone di fronte alla responsabilità di portare avanti le idee ed i principi che tanta gente ci ha riconosciuto e ha valorizzato dandoci il voto". "Non era facile - continua - competere con i colossi dei partiti o con liste civiche strutturate da anni, né convincere una città al cambiamento perché, spesso, predomina la rassegnazione, specie di fronte a situazioni di degrado che si pensa non possano essere sovvertite. Non era facile combattere la paura delle ritorsioni che venivano paventate da chi era al potere. Non era facile competere con le promesse faraoniche che venivano fatte da chi era al potere. Vigileremo sul rispetto e sulla dignità di una città che deve crescere nella giusta direzione, contrasteremo ogni forma di clientelismo o irregolarità, promuoveremo sempre l’ascolto, il dialogo, il confronto, la trasparenza e la legalità".

l. c.