Tentano una truffa all’Unicredit Patteggiano e tornano in Campania

Patteggiano, ma dovranno rimanere a Caserta i due arrestati mentre cercavano di mettere in atto una truffa alla Unicredit di Civitanova. Il fatto era successo il 15 giugno scorso. Crescenzo Di Gaetano, 41enne, e Giuseppe Puoti, 42enne, entrambi già noti alle forze dell’ordine, si erano presentati in banca dando nomi diversi, e chiedendo di prelevare mille euro dal conto di uno dei due, aperto in Campania. Ma i bancari si erano insospettiti, anche perché il nome del presunto correntista era lo stesso con cui, pochi giorni prima, era stata fatta una truffa a una banca del Fermano. Così avevano chiamato i carabinieri. I campani ai militari avevano mostrato carte di identità elettroniche e tessere sanitarie: i visi erano i loro, con i nomi di un campano residente a Fiuggi e di un altro residente a Caserta. Ma dai controlli ulteriori era venuto fuori i documenti erano falsi. Ai due soggetti i cui nomi erano sui documenti, i Comuni avevano rilasciato carte di identità cartacee, non elettroniche. Così Di Gaetano e Puoti erano stati scoperti e fermati per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, tentata truffa e sostituzione di persona. Uno di loro aveva anche il reddito di cittadinanza. Ieri mattina per entrambi si è chiuso il processo per direttissima, in tribunale a Macerata. Difesi dagli avvocati Mariangela Ascenzi e Barbara Asuni, con il pm Francesca D’Arienzo hanno patteggiato Puoti a un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, e Di Gaetano a un anno e dieci mesi, senza condizionale per via dei precedenti. Per entrambi, il giudice Federico Simonelli ha confermato la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Caserta.

p. p.