Tentato furto in casa a un’anziana: rientra la figlia, i ladri fuggono

Una coppia di ladri, composta da un uomo e una donna sui trent’anni, ha suonato al campanello di una 83enne. Una volta che la porta è stata aperta dall’anziana, i due hanno iniziato a dire che erano amici dei suoi figli e con questa scusa sono entrati in casa. Così lui si è messo a distrarre l’83enne parlando del più e del meno, mentre la complice è entrata in camera da letto e ha aperto tutti i cassetti dei mobili per cercare qualcosa di prezioso. Ma, alla fine, non hanno trovato niente di valore e se ne sono andati via velocemente, a mani vuote, perché stava rientrando in casa la figlia dell’anziana. Questo il tentativo di furto avvenuto ieri, nel tardo pomeriggio, a Porto Recanati. Erano circa le 18 quando la coppia di malfattori ha citofonato a casa della donna, che abita in un’abitazione di via Torino. L’anziana ha allora aperta ai due sconosciuti, i quali hanno cominciato a giustificarsi affermando che erano amici dei suoi figli e volevano dove fossero per poterli andare a salutare. A quel punto, l’83enne li ha fatti accomodare all’interno della cucina, anche perché stava preparando qualcosa per la cena. Quindi il ragazzo ha distratto l’anziana con qualche chiacchiera, e la giovane (senza farsi notare) è entrata in camera da letto ha aperto ogni cassetto per cercare soldi o gioielli da arraffare. Peccato per loro che l’anziana non aveva in casa niente di prezioso. Dopo cinque minuti, l’83enne ha detto ai due che stava rientrando la figlia e sarebbe arrivata a momenti. Vedendosela brutta, la coppia ha accampato delle scuse e se n’è andata. Quando in casa è venuta la figlia, è stata proprio lei ad accorgersi che quei balordi avevano girato casa e messo tutto in disordine con l’intento di rubare qualcosa. Del fatto sono stati informati i carabinieri della caserma di Porto Recanati, che hanno perlustrato in auto la zona per rintracciare i ladruncoli.

Giorgio Giannaccini