Civitanova, studente 21enne finge di essere il vescovo e truffa anziano sacerdote

Il giovane accusato di truffa aggravata è agli arresti domiciliari. Avrebbe scucito al sacerdote 86mila euro

Sacerdote, foto generica

Sacerdote, foto generica

Civitanova, 14 maggio 2022 - Prima avrebbe usato la scusa della nonna malata, poi si sarebbe spacciato per il vescovo di Andria e infine per un impiegato, e con queste storie avrebbe raggirato un parroco anziano di Montecosaro portandogli via 86mila euro. Ma ora, con l'accusa di truffa aggravata, è finito ai domiciliari uno studente 21enne pugliese, arrestato venerdì mattina dai carabinieri di Montecosaro con i colleghi della stazione di Andria.

La vicenda ha inizio lo scorso giugno quando il giovane, fingendo trovarsi nella provincia maceratese a causa delle gravi condizioni di salute della nonna, riesce a suscitare la compassione del parroco, convincendolo prima a ospitarlo, e poi a dargli 2.500 euro in contanti, per tornare alla sua città, Andria. Per guadagnarsi la fiducia del sacerdote, nei giorni seguenti il 21enne lo avrebbe richiamato spacciandosi per il vescovo di Bari, esortando il parroco a essere generoso con quel ragazzo, e assicurando che avrebbe provveduto lui stesso a restituire le somme elargite.

Le richieste di aiuti e bonifici diventano sempre più frequenti da parte dello studente, che a un certo punto avrebbe aggiunto un nuovo personaggio: avrebbe chiamato il parroco fingendosi un impiegato postale di Andria, in penose condizioni economiche . E anche per il finto impiegato sarebbero partiti ulteriori bonifici, anche per evitare le sanzioni penali: l'impiegato avrebbe persino fatto credere al sacerdote di rischiare una denuncia, perché i bonifici che aveva fatto sarebbero stati un illecito fiscale.

A un certo punto però il religioso si è rivolto ai carabinieri, e così sono partite le indagini. Dagli accertamenti, sarebbe emerso che il pugliese avrebbe scucito al parroco, fino a febbraio scorso, 86mila euro tra bonifici e contanti, per carità e per il terrore di una sanzione. Sulla base degli elementi raccolti, la procura di Macerata ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari per il 21enne, concessa dal giudice per le indagini preliminari alla luce dell'astuzia e della pericolosità del soggetto, già indagato per altri episodi analoghi avvenuti in Italia. Il provvedimento è stato notificato venerdì mattina dai carabinieri ad Andria.

Lo studente ha nominato come difensori gli avvocati Raffaele Losappio e Giangregorio De Pascalis di Trani. Le indagini sono in corso, per accertare che non ci siano altre vittime del pugliese.