"Turista sequestrato", rito abbreviato per quattro

La sentenza il 5 dicembre. Il quinto imputato andrà a processo con il procedimento ordinario. L’episodio è di un anno fa, la vittima è inglese

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di Paola Pagnanelli

Sentenza il 5 dicembre per quattro dei cinque ragazzi accusati di aver sequestrato e ricattato il turista inglese Sam Demilecamps. Lo ha deciso ieri il giudice dell’udienza preliminare di Firenze, a cui gli imputati hanno chiesto il processo con il rito abbreviato. Solo uno di loro sarà processato con il rito ordinario. L’episodio avvenne un anno fa a Monte San Giusto, dove poi il gruppo fu arrestato dopo un blitz dei carabinieri. Accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione sono i montegranaresi Ahmed Rajraji, 22enne di origini marocchine, Dona Conte, 23 enne, Shuayb Athimni, 21enne, e Aurora Carpani, 21enne, e poi Rubens Beliga Gnaga, 19enne residente a Monte San Giusto. Secondo l’accusa, il 6 ottobre dell’anno scorso avrebbero dato appuntamento a Firenze a Demilecamps, conosciuto in estate nelle Marche durante il giro turistico del 26enne inglese attraverso l’Italia. All’appuntamento, i ragazzi lo avrebbero colpito, stordito e fatto salire in auto, portandolo a Monte San Giusto, nell’appartamento di Gnaga. Lì lo avrebbero tenuto in ostaggio, chiedendogli 7mila euro in cambio della liberazione. Il ragazzo avrebbe iniziato a chiedere soldi agli amici e poi ai genitori. E così sarebbe arrivato l’allarme alla polizia di Londra e poi ai carabinieri. Localizzato il ragazzo, i militari del Nucleo operativo fecero irruzione in casa, trovandolo legato a una scala e chiuso in una stanza, piuttosto provato, con ecchimosi sul corpo. Demilecamps aveva poi raccontato come aveva conosciuto il gruppo, e cosa era successo a Firenze e poi a Monte San Giusto. I ragazzi avrebbero anche preso all’inglese il borsone con soldi e gioielli. Per questo, alcuni imputati sono accusati anche di rapina e indebito utilizzo delle carte di credito. La versione dei cinque però è diversa: non avrebbero mai fatto alcun male, che però sapeva di dover restituire loro dei soldi prestati quell’estate. Ieri per loro si è tenuta l’udienza preliminare, a Firenze davanti al pubblico ministero Antonino Nastasi. Gli avvocati Umberto Gramenzi, Vando Scheggia, Levino Cinalli e Camillo Franceschini hanno chiesto il rito abbreviato per i loro assistiti, Rajraji, Conte, Carpani e Gnaga: il processo è stato fissato al 5 dicembre dal giudice Federico Zampaoli e in quella data ci sarà anche la sentenza. Il giudizio sarà sulla base degli atti, e nella sentenza gli imputati avranno lo sconto di un terzo della pena. In quella stessa data il gup deciderà anche la data del processo con il rito ordinario per Shuayb Athimni, per il quale l’avvocato Marco Tomassini non ha chiesto riti alternativi. Demilecamps ha chiesto di costituirsi parte civile, con l’avvocato Michele Zuccaro. I cinque imputati dall’anno scorso sono ancora agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.