"Una Cardiologia brillante e con ottime prestazioni"

Il nuovo primario Luigi Aquilanti: "Facciamo la parte clinica a tutti i livelli e abbiamo un eccellente ambulatorio per lo scompenso cardiaco"

Migration

di Franco Veroli

"In un mese ho avuto modo di conoscere i miei collaboratori e di capire il loro valore visto che si impegnano al massimo delle loro forze, con ottimi risultati". Luigi Aquilanti, nuovo direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia all’ospedale di Civitanova, definisce "brillante" il reparto di cui ha preso la guida, pronto a rispondere alle esigenze dei cittadini.

Anconetano, 60 anni, laureato e specializzato all’università dorica, professionalmente ha mosso i primi passi negli ospedali di Pergola, Chiaravalle e Ascoli Piceno. "Poi – spiega - ho vinto il concorso per dirigente medico di Cardiologia e sono approdato all’ospedale di Civitanova, nel 1997, nel momento in cui era stato aperto il reparto da Carlo Massacci. Sono rimasto in questo ospedale fino al 2003, per poi trasferirmi alla Cardiologia del Lancisi, nella equipe del professor Gian Piero Perna".

Ora è tornato a Civitanova, cosa che nel 2003 non aveva neppure immaginato, in un ambiente che definisce "amico". Ed è un ritorno che gli ha fatto cogliere una città in forte sviluppo. "Rispetto a quando me ne sono andato – spiega – è un centro in forte crescita, economica e demografica. E l’ospedale, nella sua interezza, deve dimostrarsi all’altezza, deve saper ampliare e potenziare i suoi servizi e le sue prestazioni. In quest’ambito la Cardiologia è un reparto "brillante", con ottime professionalità, una buona dotazione tecnologica, 12 posti letto propri, 3 in terapia intensiva cardiologica e un altro che abbiamo in comune con la Rianimazione. Riusciamo a fare cardiologica clinica a tutti i livelli, dall’emergenza urgenza alla degenza ordinaria, abbiamo un eccellente ambulatorio per lo scompenso cardiaco, un coordinamento infermieristico che attua il teleconsulto. Certo, se si riuscisse a riempire i vuoti nell’organico potremmo ottimizzare ancora di più le prestazioni".

Anche per la Cardiologia di Civitanova, infatti, punto dolente comune a tutta la sanità italiana, serve più personale. "Direi che il numero degli infermieri può definirsi sostanzialmente congruo – evidenzia Aquilanti –.Quanto ai medici, attualmente, compreso il sottoscritto, siamo in otto, ma per avere l’organico pieno ne servirebbero almeno altri tre. E’ come se una squadra di calcio deve giocare la partita in nove piuttosto che in undici".

Nonostante questo, alcuni giorni fa è stata salvata una paziente andata ripetutamente in arresto cardiaco ed è anche stata curata con esito positiva una balda giovincella di… 97 anni. "L’incidenza delle malattie cardiovascolari è di gran lunga la più elevata rispetto alle altre patologie - conclude Aquilanti -. Abbiamo nuove tecnologie, sono state sviluppate nuove metodiche, ma credo che l’arma più efficace sia quella della prevenzione, a partire dall’adottare appropriati stili di vita che consentano di ridurre lo sviluppo dei fattori di rischio".