"Un’opera totalmente dimenticata" È polemica sul tornio d’epoca

Il macchinario è di 160 anni fa e non è più accessibile. Lo storico Manni: "Potrebbe. diventare molto attrattivo"

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Un’opera della vecchia azienda Cecchetti "completamente dimenticata dalla città". Il ‘Tornio per le sale montate’ è un macchinario che quest’anno festeggia 160 anni di storia, ma soprattutto un "reperto unico in Italia e forse anche in Europa che giace abbandonato" sotto lo scheletro dell’opificio. A ricordare tutto ciò è Alvise Manni, storico e presidente del Centro studi civitanovesi, che insieme all’ArcheoClub ha seguito le vicende di quello strumento che un tempo era il fulcro di una realtà industriale dove lavoravano circa duemila operai, impiegati nella produzione e nella riparazione del materiale ferroviario. Realizzato nel 1862 al confine tra la Francia e la Germania, fu acquistato in seguito dalla nota ditta civitanovese. Poi, quella gloriosa storia industriale giunse al capolinea e con essa gli edifici, che furono dismessi. Il vecchio tornio rimase per anni sotto le macerie, fin quando l’opera dell’imprenditore Giuseppe Faggiolati della ‘Faggiolati Pumps’ di Macerata gli diede nuova vita. L’azienda lo restaurò e così nel 2013 il Comune lo inserì in una teca, riponendolo nell’habitat naturale, appunto l’area dove sorgeva la Cecchetti. Ma se nel parco adiacente spiccano il busto dell’imprenditore Cecchetti e la stele degli operai deceduti, ammirare il tornio richiede vista acuta. L’accesso dovrebbe avvenire da via Don Bosco, eppure "il cancello è sempre chiuso e il vialetto chi porta al macchinario è impraticabile – la denuncia di Manni –. Spiace che la città abbia trascurato così una parte importante della propria memoria. E’ ora che questo investimento venga valorizzato, potrebbe diventare un’attrattiva importante". Al momento, si nota la sua presenza soltanto da via San Luigi Versilia, però a distanza. E pensare che proprio quest’anno festeggerà il suo centosessantesimo compleanno insieme al luogo simbolo della città, palazzo Sforza. A questo binomio, il Centro studi civitanovesi, i Lions Club Host e Cluana hanno deciso di dedicare un’intera giornata, in programma il prossimo 15 dicembre.

Francesco Rossetti