Porto Potenza, vandali devastano l’ex scuola elementare

Nell’edificio di piazza Douhet muri imbrattati, vetri rotti e materiale in pezzi

I rappresentanti del Centro studi tra sporco e vetri rotti (foto De Marco)

I rappresentanti del Centro studi tra sporco e vetri rotti (foto De Marco)

Porto Potenza (Macerata), 2 ottobre 2018 - Si cammina tra libri in terra e vetri rotti nella biblioteca. Ci sono macchie di tempera nelle stanze e scritte fatte con una bomboletta spray. Finestre, mobili e pareti sono stati vandalizzati, frantumato. Si presentava così ieri mattina l’ex scuola elementare di piazza Douhet a Porto Potenza.

Nella notte tra sabato e domenica qualcuno si è introdotto nella struttura, danneggiandola in maniera consistente. Da una prima ricostruzione i vandali sono entrati dal retro dell’edificio dopo aver divelto una porta-finestra e dentro hanno fatto di tutto. Addirittura distruggendo anche alcuni crocefissi appesi ai muri dopo la chiusura della scuola, avvenuta due anni fa a causa dell’indice di vulnerabilità sismica non più a norma di legge.

L’amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile, ha subito sporto denuncia contro ignoti e da alcuni elementi ritrovati gli inquirenti hanno avviato delle indagini mirate. I danni hanno coinvolto anche importante materiale del Centro studi portopotentino, riposto d’accordo col Comune nella palestra (unico spazio a norma, perché di più recente costruzione). E’ stato tutto messo a soqquadro. «Ci sono qui ad esempio i vestiti che usiamo per le sfilate d’epoca – hanno detto ieri Livia Piani e Giuseppe Sbrascini, con Elvira Sampaolo giunti a fare la conta dei danni, che non sembrano pochi –. Le vetrinette, dono della Carima, sono state rotte e i costumi gettati a terra. Giovedì eravamo passati e gli indumenti erano stati tutti lanciati in giro, e dalla vicina biblioteca si intravedeva qualche vetro rotto. Le vetrinette però erano state risparmiate, tanto che avevamo segnalato la situazione. Qualcuno però è ritornato. Vandalismo gratuito. Distruggere proprio per il gusto di distruggere».

Non è da escludere che altre incursioni ci siano state in passato, e che nell’ultimo week end ci sia stato il colpo di grazia. «Siamo al corrente – ha spiegato il sindaco Noemi Tartabini –, questo è almeno il secondo atto. Abbiamo chiesto alla ditta di vigilanza una relazione dettagliata. Stiamo procedendo all’ampliamento dell’illuminazione in piazza e c’è poi il progetto di demolizione con l’idea di prevedere un parcheggio, mantenendo la palestra. Oltre al danno materiale, c’è una forte preoccupazione sociale». Tartabini esprime anche il suo dispiacere per i danni subiti al Centro studi.