Vendita di libri da collezione: "Non c’è stata truffa, assolto"

L’imputato, accusato di aver trattenuto diversi volumi e denaro, ha dimostrato che non c’era stato raggiro

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Era stato accusato di aver truffato un civitanovese, con la vendita di alcuni libri di collezione. Ma in tribunale l’anconetano Antonello Bilò ha dimostrato di non aver commesso alcun reato. I fatti finiti all’esame del giudice erano avvenuti tra il 2018 e il 2019. Billò, quale rappresentante di libri e titolare della Diffusione Editoriale di Numana, aveva contattato un collezionista civitanovese intenzionato a vendere alcuni volumi. I due avevano concordato una serie di acquisti e vendite di preziose edizioni da collezione, ma a un certo punto – per l’accusa – Billò si sarebbe dato alla macchia, portandosi via alcuni libri e anche 10mila euro. Da qui la denuncia per truffa. Ma in difesa dell’imputato, l’avvocato Roberta Ippoliti ha dimostrato che non c’era mai stato alcun raggiro. L’anconetano aveva seguito diverse operazioni per il civitanovese, ma l’ultima che avevano programmato era saltata a causa di una grossa svendita di edizioni da collezione da parte di due importanti editrici. Questo aveva costretto l’imputato a rinviare le vendite. Parte dei 10mila euro erano spese e commissioni per le vendite fatte, il resto era legato all’operazione rinviata. Quanto alla irreperibilità, Billò non aveva ricevuto una sola raccomandata, per il resto non si era mai sottratto ai contatti con il cliente. Di fronte a questi elementi, il giudice Roberto Evangelisti ieri lo ha assolto con la formula più ampia, mettendo fine a una vicenda che era stata molto spiacevole per l’anconetano.

Paola Pagnanelli