Via Carnia è la casa dei ’neocatecumenali’

Inaugurata la nuova struttura che accoglierà 12 comunità e 500 persone: dopo 18 anni di iter la chiesa "sarà un punto di aggregazione"

Migration

di Francesco Rossetti

‘Catecumenion’, una storia lunga diciotto anni che ora diventa realtà. Il nuovo centro di via Carnia, il primo nelle Marche, è un "punto d’aggregazione giovanile e spazio di fratellanza e di socialità", nelle definizioni del sindaco Fabrizio Ciarapica, è stato inaugurato nella mattinata di ieri, con la folta partecipazione dei suoi protagonisti e non solo. All’appuntamento, presenti, tra gli altri, il presidente regionale Francesco Acquaroli, il parroco di San PietroCristo Re don Mario Colabianchi, il direttore dell’Istituto di cultura a Bruxelles Paolo Sabbatini, il catechista itinerante per le Marche, l’Abruzzo e Malta, Eusebio Francisco Astiaso Garcia e le varie autorità civili e militari. Grazie alle offerte dei fedeli, ai proventi delle iniziative e al contributo di alcuni privati, tra cui banca Etica, si è dunque avverato il sogno delle dodici comunità civitanovesi e della fondazione San Giovanni Paolo II, ieri rappresentata dal proprio presidente Gabriele Scocco con i consiglieri Roberto Giannoni, Emilio Birilli, Rosanna De Santis, Andrea Lelli e Giuseppe Micucci. "Questa non è soltanto una struttura di pietra, ma un luogo vivo e vitale di preghiera, di gioia e di festa", spiega l’Arcivescovo Rocco Pennacchio, cui sono seguite quelle di don Mario che ha paragonato la "gioia di annunciare" l’apertura del ‘Catecumenion’ all’impresa del primo maratoneta che percorse 42 chilometri a piedi per comunicare una lieta notizia. Il primo cittadino ci ha poi tenuto a ringraziare anche la Cucine Lube, con il patron Fabio Giulianelli nel luogo della cerimonia, per aver messo a disposizione della comunità una nuova cucina. Oltre a loro, hanno contribuito alla realizzazione dell’edificio, anche gli imprenditori Umberto Antonelli e Giampaolo Pellegrini: la nuova parrocchia si sviluppa su tre piani, per un totale di dieci stanze, occupando un lotto di duemila metri quadrati, una superficie pavimentata di 1090 e un’area adibita a verde di 910. Il primo passaggio formale risale al 31 marzo del 2004, quando il consiglio comunale di Civitanova deliberò di assegnare e cedere alla parrocchia di San PietroCristo Re l’area necessaria alla sua realizzazione. Il 20 dicembre del 2008 il Vescovo Luigi Conti pose la prima pietra con il rito liturgico ‘della benedizione del terreno’, e poi, nel giugno dell’anno successivo iniziarono i lavori, terminati appena qualche giorno fa.