Vicesindaco positivo. "Vaccinatevi"

Casciotti e la battaglia contro il Covid: "È stato il Natale più duro della mia vita". Contagiata anche la Emiliozzi

Migration

di Giorgio Giannaccini

"E’ stato il Natale più duro della mia vita, ma ora sto bene dopo che nei primi giorni ho accusato i pesanti sintomi del Covid. Questo è merito dei vaccini che hanno fatto effetto, altrimenti le conseguenze sarebbero state più gravi. L’appello che rivolgo alla cittadinanza è di vaccinarsi, perché è l’unico modo per uscirne". A raccontarlo è il vicesindaco di Potenza Picena, Giulio Casciotti, che ha contratto il Covid e si trova ora in quarantena, insieme al figlio di 12 anni, anche lui positivo. "Il 17 dicembre ho scoperto che mio figlio si era infettato, perché ha cominciato ad avere febbre alta e problemi gastrointestinali – spiega Casciotti –. Da quel giorno mi sono messo in isolamento a casa, finché il 23 dicembre è emerso che pure io avevo il Covid. I primi giorni ho accusato mal di gola, problemi respiratori e dolori muscolari e alle ossa lancinanti, ho dovuto prendere degli antidolorifici. Ad esempio, alla vigilia di Natale, per un paio di ore non riuscivo più a respirare e mi sono aiutato con una bombola d’ossigeno e dei farmaci. Ma ora sto molto meglio, così come mio figlio, e il peggio sembra passato". Casciotti non nasconde che "è stato il Natale più difficile della mia vita: mi sono mancate le piccole cose che spesso sembrano scontate, come la tombola e il pranzo con i parenti. Tra gli aspetti positivi l’aver riabbracciato mio figlio dopo che per giorni non avevo potuto farlo, perché in isolamento nella sua stanza; con lui ho passato tanto tempo, nella vita di ogni giorno non è così semplice". Il vicesindaco Casciotti ci tiene a fare un appello alla popolazione: "Se non fossi stato vaccinato (ho ricevuto la terza dose un mese fa), sarei stato peggio, forse in rianimazione all’ospedale, invece riesco a vivere la patologia con serenità e non con spavento. Bisogna avere fiducia nella scienza, e invito chi non l’ha fatto a vaccinarsi. Non va sottovalutato nessun sintomo e bisogna fare subito un tampone". Anche la deputata del Movimento 5 Stelle Mirella Emiliozzi sta combattendo contro il virus. "Contrarre il Covid è come fare un salto nel buio; in quel momento sei sola, hai paura, sei disorientata, vivi nell’incertezza: da un lato speri che tutto passi con dei sintomi lievi, dall’altro hai paura di poter finire in terapia intensiva. Grazie al personale dell’Usca (unità speciale di continuità assistenziale, che assicura terapie domiciliari, ndr) per l’assistenza e la disponibilità. Rappresenta un’ancora di salvezza".