"Violenza di gruppo". Prof e muratore a giudizio

Accusati da una commessa di Ancona, saranno processati con il rito immediato. La prima udienza ci sarà il 30 maggio

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di Paola Pagnanelli

Accusati di violenza sessuale di gruppo su una commessa di Ancona, saranno processati con il rito immediato i portorecanaesi Osvaldo Iannuzzi, professore in un istituto superiore di Loreto, e Giuseppe Padalino, muratore. La prima udienza è stata fissata per il 30 maggio. I due imputati però hanno sempre respinto la grave accusa mossa contro di loro. Il fatto di cui sono chiamati a rispondere sarebbe avvenuto il 24 aprile dell’anno scorso. A denunciarli è stata la vittima. Quel pomeriggio la donna sarebbe andata a cena da un amico a Porto Recanati. In casa c’erano anche altre persone, tra le quali Iannuzzi, che lei avrebbe conosciuto di vista. Si era bevuto parecchio e qualcuno aveva anche preso la cocaina. Finito il vino, visto che la commessa aveva bevuto poco ed era in grado di guidare, si era offerta di ricomprarlo. Ma Iannuzzi le avrebbe proposto di andarlo a prendere insieme da lui. Si sarebbero aggiunti Padalino e un altro soggetto, tuttora rimasto ignoto. Arrivati in casa, Padalino e l’altro l’avrebbero spinta sul letto, mentre Iannuzzi l’avrebbe costretta a subire più rapporti sessuali. Poi sarebbero tornati alla festa e lei, poco dopo, sarebbe rientrata a casa. Avrebbe chiesto aiuto a un amico, che l’aveva portata al Salesi dove le erano stati diagnosticati i segni della violenza e anche delle lesioni a un braccio. Malgrado tutto, all’inizio la donna aveva preferito non fare denuncia. Poi però, qualche settimana dopo, quando Iannuzzi l’aveva ricontattata per telefono e Padalino era passato in negozio, aveva avuto paura, aveva ammesso di non riuscire a superare quella nottata e aveva denunciato i due, chiedendo aiuto alla Squadra mobile di Ancona. A febbraio, i portorecanatesi erano stati arrestati. Padalino, difeso dall’avvocato Maurizio Ballarini, finora si è avvalso della facoltà di non rispondere. Iannuzzi ha fatto ricorso al tribunale del riesame, chiedendo la scarcerazione, e i suoi difensori, gli avvocati Luca Froldi e Giuseppe Lupi, hanno sentito il fratello che ha dato una versione completamente diversa della vicenda, scagionando il professore anche con riferimenti precisi a quella giornata e ai rapporti tra l’indagato e la donna. Ma il ricorso è stato respinto. Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore di Macerata Rosanna Buccini ha chiesto il giudizio immediato per i due, accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata dall’uso degli stupefacenti. E il giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi ha accolto la richiesta, fissando la prima udienza al 30 maggio. In tribunale dovrà essere fatta piena luce su quanto accaduto quel giorno. La donna è assistita dall’avvocato Marco Pacchiarotti.