Civitanova, arriva la tassa pure per il cappotto termico

Il Comune istituisce l’imposta che tocca ditte o privati: se lo spessore del fabbricato ingombra, ecco l’occupazione del suolo pubblico

Civitanova, 27 novembre 2022 - A Civitanova il Comune istituisce la gabella sul cappotto termico e decide di far pagare lo spazio occupato dagli strati posati sulle pareti per coibentare l’abitazione. I cittadini e le imprese edili, che hanno avviato la ristrutturazione di edifici grazie alle agevolazioni fiscali governative (su tutte il tanto discusso Superbonus che ora rischia si subire nette modifiche, ndr) nel nome dell’efficientamento energetico, dovranno mettere mano al portafoglio e pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico per l’ingombro creato dalle superfici applicate alle mura dell’edificio e che aumentano lo spessore dei fabbricati, qualora questi siano realizzati al confine con la strada, il marciapiede o qualsiasi altro spazio pubblico.

Edilizia, la posa di un cappotto termico
Edilizia, la posa di un cappotto termico

Il cappotto termico consiste nella posa di pannelli isolanti che schermano l’abitazione dagli agenti meteo esterni, assicurando una protezione sia dal freddo che dal caldo. Con una delibera datata il 24 novembre (n. 521) la giunta di Fabrizio Ciarapica ha emesso un ’Atto di indirizzo sulle occupazioni di suolo pubblico mediante sovrastrutture esterne per efficientamento energetico degli edifici privati’.

In sostanza è stato stabilito che "gli interventi di isolamento termico posso comportare l’esecuzione di opere stabili che aumentano lo spessore dei fabbricati e determinano l’occupazione di spazi di proprietà pubblica o assoggetti a uso pubblico" e di conseguenza è "ritenuto ragionevole stabilire che la fruizione della superficie pubblica approvata avvenga a titolo oneroso mediante il pagamento anticipato dell’intero importo dovuto e derivante dal prodotto tra la superficie occupata, la tariffa unitaria e il periodo concesso".

La regola che entrerà in vigore prevede quindi che negli interventi edilizi finalizzati all’efficientamento energetico, fatta eccezione per quelli che prevedono la demolizione con ricostruzione dell’edificio, può essere rilasciata dagli uffici Osap (servizio di occupazione del suolo pubblico) una specifica concessione per una durata massima di 29 anni, con la possibilità di rinnovo se richiesta, e che il tutto debba avvenire a titolo oneroso mediante il versamento anticipato dell’importo dovuto per l’intero periodo autorizzato dal Comune. Una tassa nuova, in barba al risparmio derivante dalla realizzazione del cappotto termico che viene in parte eroso.

In Italia non tutti hanno seguito questa strada. Altri Comuni hanno deliberato che l’occupazione del suolo pubblico in questi casi avvenga a titolo gratuito. Ma ora, tra fondi Pnrr e Superbonus, la tassa potrebbe avere un valore.