«Enea, l’eroe triste» raccontato da Massimo Cacciari

L’accademico veneziano ospite dell’anteprima di Futura

Cacciari sul palco di Futura

Cacciari sul palco di Futura

Civitanova, 10 luglio 2016 - Una lectio magistralis intensa che ha lasciato il pubblico in attento silenzio per un’ora. Futura parte con il piede giusto con l’anteprima di ieri sera che ha portato Massimo Cacciari a Civitanova Alta, a parlare di Enea eroe pietoso del Mediterraneo di ieri e di oggi.

Piazza della Libertà piena con numerose persone sedute anche a terra per ascoltare l’intervento dell’accademico veneziano sul poema epico latino. “Cosa caratterizza l’eroe in Virgilio? - si domanda Cacciari -. Il suo fare, i termini che ricorrono nell’Eneide sono quelli relativi alla cura, al prendersi cura. Enea non si dissocia dal suo destino, anche se non è quello che avrebbe voluto: lo fa suo, lo sceglie, lo ama”.

Per il filosofo, Enea è un eroe triste, è il vinto di Troia che sarebbe voluto rimanere nella città a piangere i suoi cari, invece parte perché il destino ha scelto un’altra storia per lui. “Nella guerra, i pueri muoiono prima del tempo e questo per Virgilio è iniquo: la vita del giovane se ne va senza che la sua dignità sia stata rispettata. E nell’Eneide c’è anche un’altra figura che è straordinaria: quella della donna. La donna che si ribella al suo destino, che vive e che soffre il fato ancora più crudelmente dei pueri che muoiono”.

Con l’intervento di Cacciari ha preso anche il via il contest #caromio, che omaggia lo scrittore e poeta civitanovese del Cinquecento che ha curato la traduzione dell’Eneide. Tutti possono partecipare per decidere la parola più “cara” da una selezione di 20 termini presenti nei 12 libri tradotti da Annibal Caro, che oggi non vengono quasi più utilizzati. L’iniziativa si pone l’obiettivo non solo di celebrare il personaggio, ma soprattutto di infondere nuova linfa alle sue parole. Essendo infatti Vita Nova il tema di questa quarta edizione del Festival, gli ospiti cercheranno di aggiornarne il significato in contesti contemporanei.

Futura, diretto da Gino Troli, torna il 22 luglio con una grande giornata dedicata alla scienza. Il genetista Edoardo Boncinelli dibatte con il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti e il filosofo della scienza Corrado Sinigaglia su La mente umana comprenderà se stessa? Neuroscienze, neuroni specchio, biologia del cervello. A seguire il presidente del comitato internazionale Onde Gravitazionali, Eugenio Coccia, discute con il presidente dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Fernando Ferroni, e la ricercatrice dello Science Institute e laboratori del Gran Sasso, Karoline Schaeffner, su L’universo non è più quello di una volta.