Civitanova Marche (Macerata), 11 luglio 2015 - «Qualcuno dubitava altri ci speravano, non erano pochi quelli che ritenevano fosse impossibile: la Civitanovese è ufficialmente iscritta al campionato di serie D. Grazie presidente, grazie sindaco e grazie assessore Balboni. Citanò commanna! A livello personale, dedico questo risultato alla memoria di Emanuele Craia, Marco Mei e a tutti i fratelli civitanovesi prematuramente scomparsi»! Con questo messaggio, inviato ieri alle 15, l’avvocato Diego Perrone ha dato l’annuncio ufficiale: la Civitanovese ha salvato titolo e categoria; a settembre si schiererà ai nastri di partenza del campionato di serie D; molto presto conosceremo anche i nomi delle squadre rivali.
Un’impresa che appena il mese scorso, nel pieno imperversare dei messaggi allucinanti e controversi di Luciano Patitucci, sembrava impossibile. Un miracolo reso possibile dall’imprenditore Giuseppe Cerolini con il concorso dell’Amministrazione comunale nelle figure del sindaco Corvatta e dell’assessore Balboni che hanno dato validità istituzionale alla missione romana in Lega dei potenziali acquirenti e ne hanno supportato gli obiettivi.
E infine dall’avvocato Perrone, lo stratega della situazione. La Civitanovese quindi è fatta, adesso c’è da fare l’organigramma e quindi la squadra; la tempistica è veloce. «La prossima settimana presenteremo società e piani programmatici», annuncia Perrone. «Subito si apriranno le iscrizioni al settore giovanile che nel piano Cerolini assumerà grande importanza e dovrà essere una realtà da valorizzare al massimo…».
A proposito di settore giovanile, manterrà l’autonomia tecnico-gestionale o tutto sarà accentrato alla società?
«Su questo sarà il presidente Cerolini a decidere e a riferire».
Circolano diversi nomi per la guida tecnica, si parla di Palladini, Baldassarri, altri; si parla anche di Carlo Ripari con ruolo direttivo.
«Anche su questo fronte non posso essere io a parlare. Civitanova è una piazza importante ed è quindi naturale che in tanti ambiscano a certi incarichi e si facciano avanti. C’è da scegliere, si sta valutando. Quanto a Ripari, posso dire che sicuramente sarà nello staff dei collaboratori, a Cerolini, naturalmente, il compito di svelarne il ruolo».
Cerolini sarà il proprietario-presidente o delegherà altri?
«Sarà il presidente, non ci sono dubbi. E’ stato lui a risolvere i complessi problemi e lo ha fatto alla grande in ogni occasione. In Lega ha portato 52mila euro in assegni circolari, in quattro e quattro otto ha risolto ogni altra vertenza. E’ un imprenditore che sa prendere di petto i problemi ed essere sempre pronto ad ogni evenienza. Sì, sarà lui il presidente».
E lei?
«Sarà sempre Cerolini a valutare e decidere se accordarmi fiducia oppure no».