"Ci abbiamo creduto, è arrivata l’impresa"

"Eravamo sotto due a zero in semifinale, oggi siamo campioni d’Italia". Con l’urlo seguito al match point biancorosso sono esplose le emozione fuori e dentro al campo. Dopo la grande rimonta della semifinale contro Trento, i cucinieri hanno arrestato quella perugina, chiudendo tre a zero la partita in casa: sono le sensazioni raccontate alla fine della partita dai protagonisti dell’impresa. "Non ho dato un contributo tecnicamente, ma ho fatto altro e penso che i ragazzi hanno apprezzato molto, complimenti alla squadra per ciò che ha fatto, non era semplice – dice il capitano Osmany Juantorena –. Era la partita più difficile da vincere e ce l’abbiamo fatta, non c’era una seconda opportunità per noi, oggi (ieri, ndr) o mai più. Poi bisogna dire che il 21 aprile, quando noi eravamo sotto due a zero con Trento, nessuno si aspettava che questa squadra potesse vincere lo scudetto, ce lo siamo detti noi, ci abbiamo creduto e siamo campioni d’Italia. Per me è il settimo scudetto, forse andiamo a caccia dell’ottavo". "Complimenti a tutti, a tutti quelli che non hanno mollato – aggiunge il regista Luciano De Cecco –. Facciamo di tutto per fare girare la squadra, quindi l’importante è vincere". "L’emozione di vincere dopo tutto quello che è successo è ancora più grande – dice Ricardo Lucarelli, ai saluti dalla squadra cuciniera –. Ho sempre detto che la sofferenza di questi mesi alla fine doveva servire a qualcosa: ora siamo una squadra molto forte e lo abbiamo dimostrato. Tutti hanno lottato punto punto. Dedico questa vittoria alla mia famiglia". "Questo scudetto è un capolavoro, la squadra ha saputo affrontare tante difficoltà durante l’anno. Sotto due a zero nella serie contro Trento in semifinale, intorno a noi non c’erano tanti che ci credevano – commenta coach Blengini –. Abbiamo una società solida, che ci appoggia, ci sostiene e soprattutto la squadra ci ha creduto anche nei momenti difficili. Una palla alla volta, un set alla volta, ci abbiamo provato. È un’impresa gratificante. Dedico lo scudetto alla squadra, che nel momento di difficoltà ha saputo non solo reagire, ma anche stare tranquilla e cercare soluzioni". "Siamo calati per un momento, ma alla fine abbiamo vinto – esulta Robertlandy Simon –. Persa la seconda partita con Trento, ci siamo chiusi negli spogliatoi e ci siamo detti che dovevamo solo giocare a pallavolo. È bello finire così in questa squadra". "È la giusta conclusione – dice Ivan Zaytsev –. Ha un sapore particolare per tutti noi, per quello che abbiamo attraversato in questo anno: credo che nessun altro ci sarebbe riuscito". Marta Palazzini