Colpo Paolucci per la Civitanovese

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di Francesco Rossetti

Dalla Juventus alla Civitanovese. Con la maglia bianconera Michele Paolucci è stato capocannoniere assoluto nella storia del club. Con la primavera, intendiamoci, ma pur sempre di un bomber bianconero si tratta. E vederlo con la maglia rossoblù della Civitanovese fa un po’ specie. Buon per il patron Profili e per il diesse Crocetti che si sono aggiudicati le sue prestazioni, il resto sarà da dimostrare sul campo. Dove non vanno i nomi, ma il cuore, la grinta e le motivazioni. "Calcisticamente è una scelta poco logica, mi spinge l’attaccamento", spiega l’attaccante al Carlino. Al Polisportivo, Paolucci, è come se avesse sempre giocato. Lo accolgono gli sguardi compiaciuti e le pacche sulle spalle dei suoi nuovi compagni, dei dirigenti e dei custodi di sempre. Foto di rito tutti insieme e via, pronti per una nuova avventura: l’ennesima per il classe 1986 alle cui spalle ci sono, oltre alla Juve, presenze e gol anche con le casacche di Catania, Siena, Latina, Monopoli e diverse esperienze all’estero. Nel 2016 ai romeni del Petrolul Ploiesti, in ultimo come vice allenatore del Manitoba, in Canada. Per presentarlo, la società ha deciso di puntare in alto scegliendo non la sala stampa di corso Garibaldi, bensì l’hotel Cosmopolitan.

Paolucci, cosa l’ha spinta ad accettare l’offerta della Civitanovese?

"È un segno d’appartenenza alla mia città. Da un punto di vista professionale, si tratta di una scelta illogica ma sono attaccato ai colori di casa mia. Nel calcio ho avuto grandi soddisfazioni e ora sento il bisogno di dare una mano alla mia città".

Aveva ricevuto altre offerte?

"Avevo diverse possibilità tra Spagna e Asia, nel professionismo. Ma per me era tutto chiaro e c’era solo un’opzione: la Civitanovese".

Che contributo pensa di dare?

"Sono qui per giocare a calcio. Fisicamente sento di star bene, al resto non penso".

Si è fissato un obiettivo in termini di gol?

"Assolutamente no. Di personale, proprio nulla. È la squadra l’unica cosa che conta. Non potendo giocare subito, domenica sarò sugli spalti a tifare".