"Dopo il Mondiale si guarda alle Olimpiadi"

Balaso si proietta sul futuro: "Le motivazioni non mancano mai: con la nazionale si pensa al prossimo traguardo e con la Lube a rivincere"

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di Andrea Scoppa

Nel primo dei sette giorni di vacanza si è recato al palazzetto, da neocampione del mondo, insomma è tornato subito nel suo "mondo" e tra amici e compagni. Il trionfo iridato, nonché la prestigiosa inclusione nel sestetto ideale della manifestazione come miglior libero, non hanno mutato il carattere né lo muteranno conoscendo Fabio Balaso. Il 27enne di Trebaseleghe è infatti un padovano dai modi semplici, sempre modesto ed equilibrato, marchiato a fuoco dal volley e forse nemmeno in senso figurato, dato che è chiamato a ricevere saette a 130 kmh, difendere schiacciate-sassate e a tuffarsi in ogni angolo del campo. Abbiamo sentito il grillo biancorosso, giunto a Civitanova nell’estate 2018 e già capace dopo un anno di mettere nel dimenticatoio un predecessore illustre come Grebennikov.

Balaso, il miglior libero del mondo.

"No dai, abbiamo tutti difeso bene e così abbiamo innervosito la Polonia favorendo i loro errori (34 alla fine, tanti ndc)".

Ha ammesso che non credeva di poter vincere il titolo iridato, vero?

"Sapevo il nostro valore avendo vinto gli Europei l’anno prima, ma pensare al Mondiale era troppo".

Ieri il primo risveglio tornato a casa, quale è stato il primo pensiero?

"Che non c’erano più partite da giocare ed eravamo davvero campioni del mondo! E’ stato bello ritrovare Civitanova dove mancavo da un mese, sono comunque passato al palazzetto per salutare i compagni, il coach e i dirigenti".

C’è stato un messaggio o un complimento che le ha fatto particolarmente piacere?

"Uno no, un po’ tutti hanno ringraziato per la gioia data. Mi ha fatto effetto sentire Blengini emozionarsi, mentre il direttore Cormio ha scherzato sul fatto che c’era chi lo criticava per i soldi che aveva speso per me".

Credo che nemmeno nei sogni osava tanto…

"Da piccolo mai ci avrei pensato, iniziai con il calcio e poi dalla fine delle elementari mi avvicinai alla pallavolo (a 16 anni titolare in B1, ndc). E’ senz’altro la più grande gioia sportiva, oltretutto per me era il primissimo mondiale".

Adesso è il libero più forte al mondo, ma Balaso può ancora migliorare?

"Sì, sia in ricezione che nella mentalità di approccio alle partite".

A maggio campione d’Italia con la Lube, a settembre campione del mondo con l’Italia. Dove può trovare ulteriori motivazioni?

"Con la Nazionale è chiaro che adesso guardiamo alle Olimpiadi del 2024, con la Lube si può vincere ancora no? Anche ri-vincere è bello".

Ora una settimana di meritato riposo, come la trascorrerà?

"Andrò a Padova dalla mia famiglia e poi qualche giorno in montagna con mia moglie".

D’altronde Sara ha avuto pazienza in queste settimane…

"Sì, in effetti dal 31 maggio ho avuto solo una settimana libera nella quale ci siamo sposati col rito simbolico. Non deve essere stato semplice stare da sola ed è stato bello che mi ha raggiunto in Polonia per semifinale e finale".

Si meriterebbe un viaggio di nozze ad hoc.

"Lo so, recupereremo il prossimo anno andando in un posto esotico".