"Feba, a Senigallia una partita chiave"

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La Feba ha approfittato del turno di riposo per perfezionare il recupero dell’ala svedese Mammusu Secka, che aveva debuttato con cautela la domenica precedente dopo l’infortunio alla schiena. Alla ripresa del campionato, dopodomani, le momò saranno chiamate all’impegnativa gara a Senigallia in casa dell’unica squadra imbattuta. Un derby da vincere a tutti i costi perché, dopo i punti persi con Perugia e Campobasso, non sono più ammessi passi falsi per non compromettere le ambizioni di promozione. "L’esito della partita di sabato – ci ha detto il patron Elvio Perini – indirizzerà la stagione e i passi da compiere una volta valutata l’opportunità, o meno, di rafforzare la rosa anche tenendo conto delle condizioni della Secka. Resto convinto che alla squadra, qualora si decidesse di puntare a testa bassa all’immediato ritorno in A2, servirà un play-guardia con buone attitudini al tiro". Le prime giornate hanno svelato le antagoniste al vertice: Senigallia, Perugia e Campobasso. "Senigallia ha un ottimo allenatore e un play che ci farebbe comodo. Non è inferiore al Perugia, che non potrà ripetere sempre le percentuali di tiro grazie a cui ha espugnato il nostro campo. Campobasso è una mina vagante. Il suo rendimento è legato alla presenza, o meno, delle ragazze che orbitano pure nella rosa della squadra di A1". La capitana Jessica Trobbiani è conscia delle insidie della sfida: "Il Senigallia – ha detto – lo abbiamo affrontato e battuto in precampionato. È un bel collettivo, che difende forte. Per spuntarla dovremo giocare con intensità, concentrate al massimo e attente a tutti i particolari. E lavorare tanto in allenamento sui difetti che ci hanno fin qui frenato". La Feba si gode intanto la 18enne Giorgia Medori (foto) che ha stupito tutti contro l’Orvieto per la personalità dimostrata, per l’efficacia delle sue penetrazioni e per la precisione e la morbidezza del tiro dalla media distanza.