Feba, digiuno finito. Domani l’ultimo atto "Una liberazione, adesso ce la giochiamo"

Nei 36 anni di storia della Feba non era mai successo che si restasse all’asciutto per 5 mesi. Il digiuno è finito, finalmente. Ma, per dirla col patron Elvio Perini, "gli errori commessi in questa stagione ci verranno utili per il futuro, che noi si resti in A2 o che si retroceda in B". Per tornare a smuovere la classifica è stato necessario giocare al massimo contro una squadra, il Capri, terzultima e in piena crisi. Adesso è la Nico la più seria candidata alla retrocessione secca. Nico e Feba hanno punti pari. E gli scontri diretti (+7 e -7) si annullano a vicenda. Il nuovo regolamento, che tiene conto delle partite irrecuperabili a causa dell’incombente post-season (vale il coefficiente partite vintegiocate), prevede che in caso di ex-aequo sarà la Feba ad approdare ai playout avendo giocato una gara in meno. Domani si disputerà l’ultimo turno di regular season. Sulla carta un exploit della Feba sullo Spezia è poco pronosticabile sicché c’è da confidare nel successo del Savona, molto motivato galleggiando ancora tra playout e playoff, a scapito della Nico. Chiudiamo con le parole di Gabriele Carmenati sul successo di mercoledì: "È stata – ha detto il coach – una liberazione. Dopo tante sconfitte, alcune delle quali immeritate, stavolta la sorte non ci ha voltato le spalle. Abbiamo difeso molto bene. L’avessimo fatto per 40’, avremmo vinto con minor sofferenza. Ora siamo pronti a giocarcela con lo Spezia".