Garcia Fernandez non si nasconde "Abbiamo cambiato mentalità"

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Sarà il confronto numero 89 tra i due club, i più titolati e vincenti della pallavolo italiana nel nuovo millennio. Alla vigilia abbiamo sentito Garcia Fernandez, il 23enne opposto portoricano che in gara4 ha dato una grossa mano entrando al posto di Zaytsev.

Come ha fatto a rimanere così freddo e giocare senza paura?

"Non c’è niente di cui aver paura, la squadra aveva bisogno di me a quel punto. Non posso controllare quando gioco o quando non gioco, ma posso controllare il rimanere concentrato in panchina e farmi trovare pronto".

Cosa le hanno detto a fine match i compagni?

"Credo che non si dovrebbe dire molto. Questo è il mio lavoro e provo a farlo bene quando la squadra ha bisogno di me. Ognuno fa la sua parte e confida nelle reciproche capacità".

Lei è al primo anno in Italia, che ne pensa del clima dei payoff?

"È intenso, sapevo che sarebbe stato così".

Cosa è cambiato nella Lube e cosa deve rimanere uguale per vincere anche gara5?

"La nostra mentalità è cambiata. Nelle prime due partite tutti hanno visto che non eravamo la Lube che dovevamo essere e che mancava qualcosa. Poi abbiamo mostrato carattere e orgoglio. Non saremmo tornati a casa in 3 partite. Ora dobbiamo concentrarci ed essere pronti per quella che sarà una lunga partita".

Anche l’altra semifinale si deciderà stasera alle 20.30 nella "bella" tra Perugia e Modena. Una serie con enorme tensione, per la presenza di tanti ego, per i forti investimenti operati in estate dalle due società, con Modena che non ha ottenuto nulla e Perugia che ha fallito l’obiettivo più grande, la Champions. In più la mezza rissa tra Leal e Travica ha inasprito i rapporti. La Sir gioca in casa e può tornare in finale tricolore per la 4ª volta di fila, ma attenzione perché finora il fattore campo è sempre saltato.

an. sc.