La Lube guarda anche all’estero, stage per due talenti bulgari Cormio: "A Sofia per imparare"

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La presenza di due giovanissimi atleti, non dell’Academy biancorossa, non era passata inosservata giovedì nel primo test pre-campionato della rivoluzionata Lube. Ecco, ieri il club di Civitanova ha voluto puntualizzare e spiegare bene perché erano all’Eurosuole Forum. In sostanza i campioni d’Italia hanno stretto una partnership con il Levski Sofia, realtà bulgara che vanta 18 scudetti nella sua lunga storia. L’idea è maturata, con Vladimir Nikolov e David Davidov (presidenti del sodalizio della capitale) e con il loro main partner Atanas Garov, proprio durante una visita a Sofia del direttore generale della Lube Giuseppe Cormio. Oltre alla valorizzazione reciproca dei settori giovanili, entrambi protagonisti a suon di medaglie nel corso degli anni, l’accordo si basa sulla condivisione delle metodologie di lavoro per uno scambio di esperienze anche tra i membri dei rispettivi staff.

"Giovedì in panchina c’erano due promesse bulgare – afferma Cormio – ovvero Alex Kandev, classe 2005, e Simeon Nikolov, classe 2006, fratello minore del nostro schiacciatore Alex. Il loro stage a Civitanova è una sorta di viaggio premio voluto dal Levski Sofia ed è frutto di un accordo che stiamo per formalizzare con il club bulgaro. Giorni fa sono stato a Sofia e con i vertici della società di casa abbiamo buttato giù un protocollo per crescere insieme. Di solito in Italia pensiamo di avere l’esclusiva sull’estetica del volley e di essere i migliori nell’organizzazione, ma ho visto un sodalizio come il Levski che ha costruito un palazzo dello sport modernissimo. Una realtà che può contare su turni di lavoro da mezzogiorno fino alla tarda sera, con centinaia di ragazzi e ragazze che si alternano. Un’esperienza stimolante. Più che a fare accordi sono andato per imparare. Tra l’altro vantano come allenatore un nostro connazionale, Andrea Burattini, che ha dato qualità. A livello di tecnici e scoutman è l’Italia a costituire un’eccellenza. L’imprenditorialità bulgara applicata al volley, invece, è un aspetto sbalorditivo che deve ispirarci. Mi complimento con il Levski".

Andrea Scoppa