Lube, già quattro tie break in dieci gare

L’ultimo in Champions contro i portoghesi dello Sport LIsboa e Benfica: è una conseguenza della gioventù della squadra biancorossa

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Questa Lube tanto giovane rischia di far invecchiare precocemente i suoi tifosi, quantomeno di mettere a repentaglio le loro coronarie. Battute a parte, di sicuro non fa annoiare. L’ultima riprova è arrivata appunto mercoledì sera nel debutto in Champions. Approccio sbagliato o bravura ospite, fatto sta che contro lo Sport Lisboa e Benfica i biancorossi sono finiti sotto 0-2 senza mai riuscire a mettere il muso davanti, impotenti di fronte ad una squadra che doveva essere sparring partner e che invece stava stupendo per capacità di sporcare gli attacchi col muro e per le difese. Poi i Blengini boys hanno ritrovato efficacia al servizio, la ricezione dei portoghesi è calata e pian piano è iniziata una rimonta che ha ribaltato l’inerzia tecnica e cambiato gli equilibri psicologici, spingendo i campioni d’Italia al successo 3-2.

Abbonata al tie-break. Durante le amichevoli già l’avevamo ipotizzato: rifatta e molto giovane, la Lube avrà bisogno di tempo per amalgamarsi e fare esperienza, probabilmente finirà parecchi incontri al tie-break. Con quella di mercoledì siamo già su 10 gare al quinto set come è successo con Padova, a Trento, con Perugia in Supercoppa e in Champions con i portoghesi. Per intenderci, nella scorsa regular season Civitanova giocò appena due tie-break e in tutto il girone di Champions altri due, ma sempre contro lo Zaksa che poi ha vinto, anzi ri-vinto la competizione. Del resto i 5 set sono più abituali proprio nei big match e magari nei playoff. In questo campionato solo Trento, Verona e Padova hanno disputato più tie-break, 3 e sono tutte squadre, come la Lube, che hanno (eccezione per Kaziyski) martelli under25. Non può essere un caso. La gioventù significa talento ma anche poca furbizia, magari si attacca di potenza e si sbaglia quando basterebbe un intelligente mani-out, oppure ci si esalta e ci si deprime senza la via di mezzo.

Pro e contro. Ci si deve abituare non solo a settimane dal rendimento discontinuo, ma pure ad alti e bassi all’interno di una partita. Analizzando ad esempio i baby martelli titolari mercoledì, Garcia per la terza gara di fila ha cominciato male ma poi è esploso finendo oltre i 20 punti. Nikolov (2003 ricordiamo…) ha alternato giocate super ad un tie-break da 17 e difficoltà in ricezione. Infine Yant, ritrovato lo starting six, è stato sostituito perché opaco. Ma quando è rientrato ha trascinato i biancorossi con ace e muri e nel tie-break ha fatto 55 da asso. Di certo va migliorato l’approccio perché, come ha affermato Anzani, non sempre puoi riuscire a recuperare. Col tempo la rivoluzionata Lube sarà più continua e solida nelle prestazioni e in futuro potrà ri-dominare i rivali, come quando li batteva già alla lettura delle formazioni per la paura che incutevano i nomi. Comunque questa rimonta, così come quella con Verona, attesta che lo spirito è da squadra che ha cuore e l’atteggiamento mentale è quello giusto.

Andrea Scoppa