"Lube, il valore del Tours è noto: sarà dura"

Blengini guarda alla Champions: "Nessuno può permettersi di scendere in campo con sufficienza. Va superato il concetto titolari e riserve"

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di Andrea Scoppa

Prima della partita tra Cisterna e Verona e precedendo tre incontri curiosamente e finalmente tutti casalinghi tra Champions League e campionato, il tecnico della Lube Gianlorenzo Blengini ha fatto il punto della situazione.

Coach, le vittorie dei biancorossi rispecchiano i progressi della squadra?

"Per la prima volta siamo riusciti a centrare buoni risultati con continuità, oltretutto in trasferta. Penso alle quattro vittorie esterne tra Champions e regular season con Tours, Piacenza, Roeselare e Milano. Al di là dei risultati, i ragazzi hanno evidenziato due aspetti: possono mantenere un buon livello di gioco nell’arco dei match e le rotazioni sono la nostra risorsa ulteriore per trovare il giusto equilibrio nei momenti di difficoltà".

Il fatto di non avere il classico sestetto titolare, ma di tenere tutti sulla corda, rende più complesso il suo ruolo e la tenuta mentale degli atleti?

"Ovviamente c’è dietro anche un lavoro sul piano della mentalità. Non possiamo permetterci di gestire certe situazioni con il piglio del gruppo di esperienza. Ci tengo a ricordare che avere un gruppo ben assortito, in cui posso pescare i giocatori a seconda delle situazioni, è una virtù. Le scelte non mi mettono in difficoltà, è un bene avere queste opzioni. Come ho già detto, conta anche la mentalità. La presa di coscienza dei giocatori che il contributo di tutti ci aiuterà a raggiungere obiettivi importanti è basilare. Va superato il concetto di titolari e riserve". Sulla carta la sfida di Champions League può essere la più ostica, che incognite presentano, invece, gli incroci con Taranto e Siena?

"Il valore e la forza del Tours è noto e lo testimoniano i risultati. Per prevalere dobbiamo dare sempre tutto dalla nostra parte della rete. Sarebbe un errore preparare e ragionare le partite sulla base della classifica. Nessuno può permettersi di scendere in campo con sufficienza, tanto meno una squadra come la nostra che, seppur in crescita, deve consolidare certi aspetti del gioco e avere più continuità. Dobbiamo pensare alla nostra pallavolo e mai alla classifica. Quando penso alla Gioiella Prisma ricordo l’impresa del team pugliese con Monza e i blitz vincenti a Verona e Siena, mentre mi aspetto una partita speciale con l’Emma Villas Aubay perché ci saranno in palio 3 punti cruciali per la griglia di Coppa Italia e il team toscano sta operando dei cambiamenti. Voltare pagina può anche dar vita a reazioni importanti".