"Lube immortale. Simon? È insostituibile"

Il dg Cormio dopo la spettacolare rimonta contro Trento: "Mi criticano, ma per me non è una rivincita. Vogliamo ringiovanire la rosa"

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di Andrea Scoppa

È stato un giovedì di riposo per la Lube, premio strameritato dopo una gara5 vinta in rimonta, ribaltandola proprio come la serie, la terza semifinale playoff di fila vincente contro la malcapitata Trento. Dubitiamo però che i giocatori abbiano dormito o riposato, alle prese con l’enorme adrenalina per un successo che è valso la finale. Ancora più festeggiato perché in casa, col palazzetto pieno e in estasi, mentre un anno fa i playoff si erano giocati senza pubblico. Quanto mancava questa atmosfera… I biancorossi in finale, ancora, la quinta. Forse quella raggiunta con maggior sofferenza, ma anche quella che più ha mostrato il carattere leonino. Ne parliamo con il direttore generale biancorosso Giuseppe Cormio.

Che semifinale…

"È stata una serie molto emozionante, la squadra ha avuto una super reazione, si è confermata fortissima anche mentalmente. Sono orgoglioso per come abbiamo superato le tante difficoltà di questa stagione. È un’impresa che, per sofferenza e soddisfazione, equivale a uno scudetto".

E che rimonta in gara5…

"Perso il primo set in volata, poi abbiamo giocato complessivamente meglio di loro, peccato togliere Yant che aveva giocato un 2° set favoloso ma la regola sugli italiani ci limitava. Complimenti comunque a Kovar e naturalmente a Garcia che ha replicato in gara4 e 5 quei lampi che aveva già mostrato in alcune gare di regular season".

Che parola utilizzerebbe per definire questa Lube?

"Parlando con la presidentessa Sileoni ho usato immortale".

Lei è arrivato a Civitanova nel 2016 portando subito la squadra allo scudetto e con questa fanno ben 5 finali consecutive. Nelle scorse settimane aveva subito critiche: è la sua rivincita?

"Sarebbero state 6 se non ci fosse stato il lockdown. Non mi prendo rivincite perché le scelte alla Lube le condividiamo sempre con proprietà e allenatore. Avevamo visto bene e sono contento proprio per Blengini che aveva subito paragoni fuori luogo. Sa gestire benissimo il gruppo sia tatticamente che psicologicamente".

Aver raggiunto la finale senza Juantorena e la crescita di Yant e Garcia cambieranno qualcosa nell’annunciato progetto di ringiovanimento?

"La rosa sarà più giovane, forse pagherà in termini di affidabilità nell’immediato ma dobbiamo pensare a costruire".

Sarà dura sostituire Simon…

"È unico. La sua partenza purtroppo non è colmabile".

Il sostituto sarà esperto (Isac) o giovane (Chinenyeze)?

"E chi dice cha magari non ne prenderemo due appunto per… fare un Simon?".

A inizio stagione ci disse che la Sir era la più forte di tutti, la ritiene ancora la favorita?

"Rispetto a noi ha qualcosa in più, ad esempio la panchina molto attrezzata e godrà pure del fattore campo. Sarebbe stato sorprendente non trovarla in finale, tuttavia Trento in Champions l’ha eliminata e speriamo che possiamo fare anche noi la sorpresa".