Zorzi: "La Lube dei giovani mi intriga Ma andrà trovato un nuovo leader"

"Zorro": Juantorena è un mito, però la Nazionale ha dimostrato che si può vincere anche con i ragazzi

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di Andrea Scoppa

La nuova Lube dei giovani talenti stuzzica parecchio Andrea Zorzi. Lo "Zorro" nazionale, emblema della pallavolo italiana, ora opinionista su Sky per la Volleyball Nations League, una settimana dopo l’uscita a sorpresa di Juantorena risponde alle domande del Carlino.

L’addio di Osmany dopo l’accordo per disputare l’ultima stagione da chioccia, ha fatto arrabbiare patron Fabio Giulianelli proprio sub queste pagine. Lo schiacciatore (più ringraziato che criticato dai tifosi) si è giustificato parlando di offerta irrinunciabile dalla Cina. Lei da che parte si schiera?

"Non fatemi schierare dai – esordisce l’ex opposto classe 1965 – avevo letto gli articoli vostri e altri che parlavano di un Juantorena forse non così stimolato dal progetto nell’ultimo anno del suo contratto. Per me invece poteva essere l’occasione per un nuovo e interessante ruolo. La fine del rapporto in questo modo dimostra che c’era distanza tra lui e la società. Anzi tra il giocatore e Giulianelli, perché ad esempio Cormio ha usato parole diverse".

Magari la tempistica è stata sbagliata, ormai il mercato in entrata non permetteva di sostituirlo con un big…

"Non lo so, mi sembra invece che la Lube, dopo aver vinto tutto con formazioni diciamo pronte, gli instant team, voglia dimostrare che può farcela pure con i giovani. Sì perché sono ragazzi ma non acerbi, sono già in nazionale e questo progetto, questo cambio di strategia, mi affascina".

La partenza di Juantorena quindi non indebolisce così tanto la Lube o impoverisce la SuperLega?

"E perché scusa, la Nazionale di De Giorgi è più scarsa adesso che punta sui giovani? Sia chiaro, Osmany è un mito, ha una bacheca imparagonabile, ma il movimento ha trovato giovani d’alto livello, addirittura l’Italia è prima nella Vnl. La stessa cosa può accadere a Civitanova".

Ad esempio Bottolo sarà subito titolare, un bene o troppe pressioni?

"Con i giovani bisogna sempre provarci, per carità possono avere alti e bassi, il problema sta semmai su come la piazza vivrà la cosa, non dovrà fare confronti immediati col passato. Ci sarà chi dirà, non hanno esperienza nelle finali… ok, ma la stessa Lube in una stagione e mezza ne perse 7 pur con tutti veterani".

Nikolov può davvero diventare una stella?

"È forte, titolare a nemmeno 19 anni in nazionale è raro…ha mezzi fisici notevoli".

Quindi è d’accordo con Giulianelli che ha affermato che la Lube può vincere subito…

"È molto intrigante e può lottare fino in fondo. Magari Perugia o Piacenza sulla carta sembrano più forti ma attenzione. Bisognerà trovare un nuovo leader emotivo, prima era Simon, ora?".

In conclusione, l’Italia può vincere questa Vnl?

"Sì. Ha grande continuità, la metto sullo stesso piano di Francia e Usa, il Brasile invece più indietro".